La Centrale Powerflor, ormai spenta da tre anni, invece di essere smantellata prova a riciclarsi.

Nel mese di agosto u.s., con mail/PEC protocollata il 18/08/2020 con il n. 55272, abbiamo inviato al Sindaco di Molfetta una lunga lettera che voleva essere una sorta di raccomandazione/esposto ad utilizzare ogni strumento tecnico-amministrativo, per quanto di propria competenza, per  non concedere l’autorizzazione alla realizzazione di un metanodotto con allacciamento alla centrale Powerflor per la produzione di energia elettrica. Alla “raccomandazione” si allegavano lunghe e documentate considerazioni che spiegavano il perché quella autorizzazione non andava rilasciata. Da allora, non solo l’amministrazione non si è degnata di rispondere alle nostre argomentazioni, ma è andata oltre. Abbiamo appreso dal sito della Regione Puglia, dedicata a questo procedimento, che il Comune di Molfetta, ancor prima delle nostre richieste, in data 23 settembre 2019 ha rilasciato a firma del Dirigente Settore Territorio Ing.Alessandro Binetti e del responsabile del procedimento Geom. Luciano Mezzina, un certificato di destinazione urbanistica utile alla società “Powerflor srl” per la realizzazione del metanodotto. Un atto gravissimo per cui, a breve, si procederà per altre strade di denuncia, sperando che la “politica” molfettese, dentro e fuori il consiglio comunale, si occupi di questa vicenda. 

Al Sindaco della Città di Molfetta

Dopo aver appreso dall’albo pretorio della Regione Puglia che, in data 05.05.2020 la Snam Rete Gas S.p.A. ha presentato una nuova richiesta di “Autorizzazione Unica per la costruzione e l’esercizio del metanodotto denominato “Allacciamento Powerflor Molfetta (BA) – DN 100 (4”) MOP 64 bar” nel Comune di Molfetta (BA), si espone quanto segue.

Premesso:

  • di aver depositato, in data 25 luglio 2007, un esposto indirizzato alla Procura di Trani c/o il Comando Compagnia Carabinieri di Molfetta, il Comune di Molfetta e Giovinazzo, il Presidente della Regione Puglia, Ass.to Ecologia e Sviluppo economico della Regione Puglia e agli organi d’informazione – Esposto: Costruzione ed esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di potenza totale di 39 Mwe (77 Mwt) alimentato ad oli vegetali, con relativo ciclo combinato a turbina, nella Contrada Ciardone del Comune di Molfetta. Autorizzata con Determinazione del Dirigente Regionale Settore INDUSTRIA del 29 settembre 2006, n. 1379  Istanza presentata dalla Società Powerflor srl – Molfetta;
  • di aver ricevuto la nota n. 44751 del 4 settembre 2007, a firma del Dirigente del Settore Territorio, del Comune di Molfetta, Ing. Rocco Altomare.  Nella predetta nota il Dirigente Altomare non risponde all’esposto, ma lo ritiene “superato” atteso che la POWERFLOR s.r.l. ha richiesto una variante al progetto iniziale ;
  • di aver presentato in data 7 dicembre 2007, prot. 66009, presso il Comune di Molfetta, un’interrogazione-petizione, con 290 firme, ai sensi degli articoli n. 60 e 61 dello Statuto Comunale.  Dal momento che la centrale in oggetto sarebbe sorta in zona agricola, si chiedeva di verificare la compatibilità con gli strumenti urbanistici vigenti e tante altre cose ;
  • di aver ricevuto la nota n. 68440 del 20 dicembre 2007 a firma del Dirigente Ing. Rocco Altomare in cui, ancora una volta Altomare fornisce controdeduzioni e risposte fuorvianti rispetto a tutti i quesiti posti nell’interrogazione-petizione;
  • di aver richiesto in collaborazione del Circolo Legambiente di Molfetta, al Dirigente del Settore Industria Energetica della Regione Puglia, la verifica sui lavori di costruzione della centrale Powerflor con nota dell’11 marzo 2008;
  • di aver ricevuto notizia di un esposto inviato alla Procura di Bari in data 23 giugno 2008, a firma della Legambiente Regionale, Legambiente di Molfetta, Consorzio Guardie Campestri di Molfetta e Giovinazzo, in cui si riferisce di un esposto del “Movimento Liberatorio Politico” pendente presso la Procura di Bari con il n. Di R.G. 15292/07 Mod.21 di cui si sono perse le tracce;
  • di aver depositato, in data 28 marzo 2013 al prot. n. 21247, in seguito all’avviso pubblico n. 10059 del 11.2.2013, le osservazioni  alla costruzione del ” Metanodotto-Allacciamento Powerflor DN 100(4″)-64bar“;
  • di aver fatto richiesta di copia dei report informativi dei fumi emessi dalla centrale POWERFLOR con nota n. 73575 del 26 novembre 2013. Gli uffici comunali hanno risposto inviando i report dal gennaio 2013. Non si hanno notizie dei report dal dicembre 2010 fino al dicembre 2012 e non abbiamo notizie dei controlli che avrebbe dovuto disporre l’ARPA Puglia;
  • di aver presentato, in data 30 maggio 2014 prot. n. 36149, un nuovo esposto-osservazioni al – Progetto per la realizzazione del metanodotto SNAM rete gas SPA denominato -“Allacciamento Powerflor DN 100(4″)-64bar” – Metanodotto;
  • di aver presentato la nota n. 48511 del 21 luglio 2014 di sollecito e diffida a rispondere all’esposto del 30 maggio 2014 prot. n. 36149 (All.to n.13);
  • di aver presentato un altro esposto, in data 23 febbraio 2015 n. 13506, per chiedere l’annullamento del procedimento per il “Progetto per la realizzazione del metanodotto SNAM rete gas SPA denominato –  “Allacciamento Powerflor DN 100(4″)-64bar;
  • di aver ricevuto la nota n. 19445 del 20 marzo 2015, a firma del Dirigente Ing. Alessandro Binetti, in risposta all’esposto n. 13506  del 23 febbraio 2015; il dirigente non rispondeva alle osservazioni e argomentazioni dell’esposto, limitandosi a segnalare – che il parere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasposrti – Struttura di Vigilanza sulle Concessioni Autostradali, era pervenuto successivamente alla Determinazione Dirigenziale n. 394 del 27.03.2014 e precisamente il 23.09.2014. Pertanto si era provveduto a redigere e pubblicare apposito atto amministrativo n. 9148 del 04.02.2015 ai soli fini di acquisire agli atti la documentazione relativa al procedimento di realizzazione del metanodotto SNAM RETE GAS spa denominato “Allacciamento Powerflor DN 100(4″)-64bar“- ;

considerato che:

  • non sono mai state inviate risposte adeguate ai numerosi quesiti posti con gli esposti negli ultimi 13 anni;
  • dall’ultima nota del Dirigente Alessandro Binetti, del 2015, non si avevano più notizie di atti amministrativi pubblicati all’albo pretorio del Comune di Molfetta riguardanti il progetto per la realizzazione del  metanodotto denominato “Allacciamento POWERFLOR DN 100 (4”) – 64 bar“ per la fornitura di gas metano alla centrale Powerflor;
  • dal mese di settembre del 2016 non sono stati più pubblicati i report dei valori delle emissioni della Centrale Powerflor. A tal proposito si ricordano le prescrizioni contenute nella Determinazione del Dirigente regionale settore Ecologia del 20 marzo 2006 n. 145 : “che fosse garantito un efficiente sistema di monitoraggio sia della qualità dei fumi che della qualità dell’aria in un intorno significativo dell’area che tenga conto della distanza di ricaduta degli inquinanti. I dati devono essere certificati da laboratorio autorizzato e devono essere messi a disposizione delle autorità deputate a controllo (ARPA) nonchè pubblicati regolarmente sottoforma di report informativi per i cittadini dei comuni di Molfetta e Giovinazzo”;

si chiede alla S.V. :

  • se la centrale Powerflor dal settembre 2016 è ancora in attività e se ha bruciato solo oli vegetali;
  • se sono stati emessi, successivamente al settembre 2016, altri report sulle emissioni;
  • se le serre circostanti la centrale, servite dall’impianto, sono ancora o sono mai state produttive, ovvero se ci sono al loro interno prodotti agricoli coltivati;
  • se le coperture delle serre sono state dotate anche di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, in caso affermativo si chiede che fine fanno i vapori di aria calda prodotti dalla centrale che dovevano servire a riscaldare le serre?
  • se l’attuale richiesta di “Realizzazione del metanodotto denominato “Allacciamento POWERFLOR DN 100 (4”) – 64 bar “ sia, in qualche modo, una vera e propria riconversione del progetto Powerflor iniziale (AUTORIZZAZIONE REGIONALE POWERFLOR 1379 del 29/09/2006: COSTRUZIONE ED ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI DI POTENZA TOTALE DI 39 MWe (77MWt) ALIMENTATO A OLI VEGETALI). In tal caso il procedimento dovrebbe essere azzerato e ripercorrere tutto l’iter tecnico-amministrativo passando anche dal Consiglio Comunale perché si tratterebbe di una variante al Piano Regolatore. Il progetto per la realizzazione del metanodotto è inserito in zona E (PRGC vigente), verde agricolo, dove l’attività prevalente è quella agricola, e dove la componente vegetazionale è da considerarsi prioritaria e tra gli usi consentiti, non vi è alcun riferimento ad attività produttive di tipo industriale.

E’ utile anche ricordare che la POWERFLOR s.r.l. aveva progettato, in zona destinata ad usi agricoli dal vigente strumento urbanistico comunale, precisamente in Contrada Ciardone, (pratica edilizia n. 3650 Molfetta del 2005), un insediamento in prossimità della Azienda floricola del gruppo Floricoltura Ciccolella e Azienda Agricola Ciccolella Vincenzo.  La realizzazione di 2 motogeneratori (gruppi elettrogeni) alimentati da oli vegetali aveva una doppia finalità, la produzione a ciclo combinato, di energia elettrica da immettere nella rete di distribuzione in Alta Tensione (150 kV), mentre i cascami di calore (acqua calda con buon contenuto di energia) sarebbero serviti al riscaldamento delle serre dell’Azienda floricola dello stesso gruppo. La Powerflor intendeva sostituire la obsoleta tecnologia a biomasse solide per il riscaldamento delle serre, con una recentissima tecnologia di produzione con biomasse liquide (oli vegetali), anche in sostituzione di un vetusto impianto di riscaldamento alimentato a legna e gas metano. E’ il caso di sottolineare che, un conto è l’utilizzo di poche quantità di gas metano per riscaldare le serre (1MW) altro è invece una quantità tale da poter soddisfare l’intero abitato della città di Molfetta (39MW). In definitiva queste serre, se sono attive dal punto di vista produttivo, quante volte dobbiamo riscaldarle (ammesso che con il nostro clima sia necessario farlo tutto l’anno)?  Prima con gli oli vegetali (con incentivi?), poi con i pannelli fotovoltaici (con incentivi?) e ora con il gas metano (con incentivi?).

Per quanto esposto, si chiede, ove siano sussistenti e fondate ragioni, di non concedere  l’autorizzazione alla realizzazione del metanodotto denominato “Allacciamento POWERFLOR DN 100 (4”) – 64 bar “; inoltre si chiede di ricevere adeguate e puntuali risposte ai vari quesiti posti.

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