Negli ultimi giorni abbiamo letto di encomi e riconoscimenti istituzionali al Comandante della capitaneria di porto, Michele Burlando, per “l’attività svolta con professionalità e grande capacità di sinergia istituzionale”. Si sono mobilitati anche consiglieri comunali e associazioni per rendere onore al comandante offrendo doni e riconoscimenti. Mai visto, in tutti questi anni, tanto movimento in onore di un comandante di Capitaneria che lascia Molfetta. Forse ci siamo distratti e non abbiamo seguito il suo operato, oppure non comprendiamo il senso di tante cerimonie per chi fa semplicemente il proprio dovere .
Per quanto ci riguarda non abbiamo avuto modo di apprezzare l’impegno di Burlando nella gestione e controllo della Cala Sant’Andrea. Al di là dell’annosa problematica dell’abusivismo e degli accampamenti di ferragosto su cui non abbiamo registrato, purtroppo, un’azione puntuale e risolutiva, abbiamo chiesto anche di individuare i responsabili dell’accensione di fuochi d’artificio nelle serate del 14 e 25 agosto u.s. Speriamo che le telecamere della Capitaneria, e quelle comunali, abbiamo catturato i volti dei responsabili.
Invece chiediamo al Comandante Burlando, come ultimo atto del suo incarico, di segnalare alle autorità competenti le autorizzazioni dei chioschi, rilasciate in Cala Sant’Andrea. C’è stata una corretta procedura? La Capitaneria è stata regolarmente coinvolta come autorità di riferimento per le concessioni su demanio marittimo? Ci sono ancora tre giorni per la conclusione del suo mandato, possiamo sperare, oppure ci lascerà con l’amaro in bocca e con tanti dubbi?