I Commissari straordinari, i sindaci e gli assessori passano e se vanno, invece i Dirigenti Comunali rimangono e acquisiscono sempre più potere e soprattutto decidono spesso di esercitare l’arte delle omissioni in atti d’ufficio. E’ quello che capita spesso alle nostre denunce che mirano dritto al macchinoso artificio di confezionare i permessi a costruire sempre a favore del richiedente e mai a favore dei diritti di terzi e al rispetto dei beni comuni.
Abbiamo chiesto 17 gennaio 2017, prot. n. 2825, di verificare:
-se la struttura in costruzione corrispondeva a quella presentata in progetto e concessa col permesso n. 2595 del 10 ottobre 2016:
– se la struttura rappresentava una “manutenzione straordinaria” di una canna fumaria esistente o si trattava di nuova canna fumaria;
– se l’attività commerciale denominata “BEER CONDICIO”, da quando è in esercizio, detiene tutti i permessi di legge per l’attività di ristorazione, con le dovute strutture di smaltimento dei fumi previste.
Dopo tre mesi non abbiamo ricevuto alcuna risposta, l’impalcatura è ancora al suo posto con notevole danno d’immagine e di decoro urbano, l’attività commerciale continua ancora a funzionare nonostante ci sia stata un’ordinanza di demolizione della canna fumaria perché non corrispondente al progetto presentato e concesso. Ci sorprende il silenzio assordante del “Comitato di Quartiere di Molfetta Vecchia”, del responsabile del “Granducato della Muraglia”, dei benpensanti molfettesi, dei candidati sindaco (in particolare l’ex assessore alla legalità, molto vicino ad uno dei responsabili dell’attività in questione), dei responsabili dell’ASL e della Polizia Municipale.