Solo 72 ore. E’ passato tanto dal ferimento del boss Giuseppe Mercante al quartiere Libertà e a Bari si è tornato a sparare. Nel mirino dei killer ancora un capoclan. L’agguato è scattato ieri alle sei e mezzo. A essere colpito è stato un altro pezzo da novanta della criminalità barese: si tratta di Felice Campanale 66 anni del quartiere San Girolamo, il capostipite della famiglia Campanale padre del boss Leonardo.
L’uomo era in sella ad uno scooter sul lungomare IX Maggio, a San Girolamo, di fronte ad una pescheria, quando sarebbe stato affiancato da altre due moto. Il commando di fuoco, almeno in quattro, avrebbe esploso diversi colpi di pistola. Un intero caricatore. Non è chiaro se a sparare sia stata solo una persona o se i proiettili siano arrivati da entrambe le parti. Campanale è stato centrato da tre proiettili che lo hanno ferito all’addome, a una mano e a una fianco. I sicari sono scappati e il 66enne è caduto sull’asfalto. Un’auto lo ha soccorso immediatamente e lo ha portato al Policlinico di Bari. I parenti si sono fatti trovare già lì subito dopo il ferimento.
IL RETROSCENA Boss in galera, equilibri saltati
Sul posto gli uomini della polizia scientifica e della squadra mobile hanno trovato e repertato sette bossoli calibro 7.65. La zona, affollatissima a quell’ora, è stata transennata dai vigili urbani e bloccata per consentire i rilievi. Al momento dell’esplosione c’è stato un fuggifuggi generale e la gente si è chiusa in casa per paura. Campanale, con precedenti per associazione mafiosa, droga e armi, era il padre della famiglia Campanale, storico clan del quartiere alleato da sempre con gli Strisciuglio e contrapposto ai RizzoCapriati. Le sue condizioni non sono gravi e non è in pericolo di vita.
IL PRECEDENTE Imboscata a Mercante FOTO
Ora gli investigatori della Squadra mobile, diretti da Luigi Rinella, stanno cercando di tracciare la linea rossa che lega la sparatoria di mercoledì a quella di ieri. Il legame tra le due non è affatto escluso soprattutto per la tempistica che fa pensare a un botta e risposta. Ma potrebbe anche essersi aperto un altro fronte nella lotta tra clan. In entrambi gli agguati sono stati feriti due boss: Pinuccio Mercante detto “u drogat”, boss dei MercanteDiomede colpito da tre proiettili all’addome all’angolo tra via Nicolai e via Brigata Bari e Felice Campanale capostipite del clan famoso per il controllo dei parcheggi vicini alla Fiera del Levante.
E, in tutti e due i casi, i killer non si sono fatti scrupoli a sparare tra la folla. Eppure non hanno centrato a pieno l’obiettivo: non sono riusciti a uccidere. Quel che è certo è che gli equilibri criminali sono completamente saltati e a tendere agguati ci sono spesso nuove leve, giovani incapaci di sparare. L’ultima sparatoria a San Girolamo si era verificata il 22 agosto 2010: fu ferito Felice Calabrese nipote del boss Leonardo. Ma ciò che adesso preoccupa in questo scampolo d’estate è la rapida successione degli agguati e soprattutto il fatto che essi vengono compiuti in zone molto trafficate e frequentate.