Italia declassata, la Procura indaga due manager di Fitch

La sede di Milano perquisita per tutta la giornata. Alle operazioni ha preso parte il pm di Trani Michele Ruggiero. Nel fascicolo i nomi di Riley e Settepani accusati di market abuse

 

bari.repubblica.it

Dopo Standard&Poor’s e Moody’s, spunta anche Fitch. Riguarda tutte e tre le agenzie internazionali di rating l’inchiesta della procura di Trani che ipotizza i reati di aggiotaggio, manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate con riferimento alle valutazioni espresse sul ‘sistema Italia’.

Per tutta la giornata il pm inquirente, Michele Ruggiero, ha compiuto con la Guardia di finanza una perquisizione nella sede milanese di Fitch dove ha sequestrato documentazione informatica e telematica, oltre alle e-mail. Dopo questi accertamenti i militari e il pm si sono trasferiti nella sede di Standard&Poor’s dove hanno completato i sequestri già avviati nel corso della perquisizione del 19 gennaio scorso.

Alla società Fitch, che risulta indagata nel procedimento per market abuse, il pm ha notificato un decreto di perquisizione dal quale risulta che sono indagati due manager dell’agenzia: David Riley, responsabile del rating sul debito sovrano, e il senior director Alessandro Settepani. Secondo il pm, Riley e Settepani hanno rilasciato indebiti annunci preventivi relativi all’imminente declassamento del debito sovrano italiano. In questo modo hanno abusato di “informazioni privilegiate che, concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari, venivano divulgate a mercati aperti”. Proprio il 18 gennaio Settepani affermò che a fine mese “due notch di downgrading sono una delle possibili opzioni” per quanto riguarda il rating dell’Italia. Questo annuncio ribadiva

in sostanza quanto già spiegato dagli analisti di Fintch otto giorni prima, il 10 gennaio. Il 13 gennaio, invece, S&P aveva declassato di due livelli il debito sovrano italiano, facendolo scivolare da A a BBB+. Downgrading, quest’ultimo, sul quale indaga la procura di Trani perché la notizia trapelò a mercati ancora aperti.

Quello su Fitch è quindi il terzo filone d’indagine avviato dalla piccola procura pugliese dopo gli accertamenti in corso dalla scorsa primavera su Moody’s e Standard & Poor’s. Il primo procedimento, aperto nel giugno 2010 su denuncia di Adusbef e Federconsumatori, riguarda l’agenzia Moody’s e si riferisce al report diffuso il 6 maggio del 2010 a mercati aperti in cui si affermava che il sistema bancario italiano, in seguito al tracollo già allora in atto della Grecia, era tra quelli a rischio. La diffusione del report, che la Procura riteneva basato su “giudizi infondati e imprudenti”, provocò il crollo del mercato dei titoli italiani.

Il secondo procedimento è stato avviato nella primavera 2011 sempre sulla base di denunce delle due associazioni per la tutela dei consumatori, e riguarda i giudizi espressi sul sistema italiano in tre differenti circostanze dall’agenzia Standard&Poor’s. In uno questi report, emesso il primo luglio 2011, l’agenzia di rating espresse giudizi negativi sulla manovra finanziaria aggiuntiva che il governo Berlusconi stava preparando e li espresse quando i mercati erano aperti, prima ancora che esistesse un testo definitivo della manovra e prima ancora che questo venisse presentato al Consiglio dei ministri.

Gli altri due report messi sotto la lente di ingrandimento della Procura di Trani sono quelli espressi dalla stessa agenzia il 20 e il 23 maggio 2011 con giudizi negativi sul debito pubblico italiano. Le valutazioni di Standard&Poor’s in quelle circostanze determinarono, secondo la Procura, “la svendita dei titoli del mercato bancario e di quelli pubblici”.

Nell’ambito di queste indagini la Procura di Trani ha sentito vari esponenti delle istituzioni italiane e non esclude di ascoltare prossimamente il premier Mario Monti e il presidente della Consob Giuseppe Vegas. Per venerdì prossimo è stato convocato a Trani come testimone il responsabile legale di S&P, Maria Pierdicchi, che è anche managing director del Sud Europa della potente agenzia americana.

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