fonte: http://bari.repubblica.it
Una nuova indagine per peculato coinvolge l’ex direttore dell’Amgas di Bari ed ex presidente di InnovaPuglia, Fabrizio D’Addario, che pochi giorni dopo la nomina alla presidenza della società che fa capo alla Regione, nell’agosto scorso, si dimise perché indagato per truffa e peculato in un’inchiesta della Procura di Bari riferita alla sua attività di direttore della municipalizzata barese.
Quest’ultima inchiesta è stata archiviata, come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, ma ha dato luogo a un secondo filone nel quale D’Addario sarebbe indagato con altre tre persone perché avrebbe fatto mettere a disposizione gratuitamente di una impresa edile mezzi e uomini dell’Amiu (la municipalizzata barese per la raccolta di rifiuti) per ripulire da rifiuti ingombranti l’area di un cantiere dell’impresa. Gli altri indagati sono Antonio Ventrella, di 65 anni, capo dell’area servizi esterni di Amiu Puglia; Nicola Ferrara, di 59, caposquadra della municipalizzata, e Nicola Mininni, 50enne amministratore della impresa Mi.Edil.
Secondo le indagini condotte dalla guardia di finanza e coordinate dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e dal sostituto Marco D’Agostino, gli indagati si sarebbero appropriati di risorse pubbliche per circa 8mila euro: si tratta della somma che avrebbero dovuto pagare se il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti fosse stato svolto regolarmente.
Agli indagati è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini. Nel consiglio di amministrazione di InnovaPuglia, che è composto da tre persone, è indagato anche Francesco Spina, ex sindaco di Bisceglie, in una inchiesta della Procura di Trani per abuso d’ufficio, falso ideologico e falso materiale.