Inchiesta su Sanità, Regione parte civile chiede subito 5 mln

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Cinque milioni di euro come provvisionale al risarcimento del danno: è quanto chiederà la Regione Puglia ai 33 imputati, tra i quali il senatore Alberto Tedesco, ex assessore regionale alla Sanità, accusati di far parte di una presunta cupola che gestiva la sanità pugliese. Con la richiesta di costituzione delle parti civili è cominciata questa mattina l’udienza preliminare della prima maxi-inchiesta della Procura di Bari sulla presunta malagestione della sanità. Oltre alla Regione Puglia, hanno depositato richieste di costituzione di parte civile le Asl di Bari, Lecce e Taranto, l’Arpa Puglia e la Coop Service. Si tratta della prima delle tre inchieste a carico di Tedesco che portò alla richiesta di arresto (respinta due volte dal Senato) per l’ex assessore della giunta guidata da Nichi Vendola. A Tedesco vengono contestati i reati di associazione per delinquere, concussione, abuso d’ufficio, corruzione e falso. Per l’elevato numero di imputati, l’udienza preliminare si celebra dinanzi al giudice Antonio Diella nell’aula della Corte d’Assise e non nell’edificio in via Nazariantz dove si trova l’ufficio gip-gup.

Nell’inchiesta sono coinvolti anche l’ex direttore generale della Asl Bari Lea Cosentino, imprenditori, dirigenti di alcune Asl e di ospedali pubblici pugliesi, esponenti locali del Pd e l’ex braccio destro dell’allora assessore alla Sanità Mario Malcangi. Secondo i pm, Tedesco, insieme ad altre 19 persone, avrebbe costituito un’associazione per delinquere al fine di «commettere un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione». Dal 2005 al 2009 – secondo l’accusa – avrebbe fatto parte di «una rete che era in grado di controllare forniture e gare di appalto che venivano illecitamente pilotate verso imprese facenti capo ad imprenditori collegati da interessi familiari e economici con i referenti politici e che erano in grado di controllare rilevanti pacchetti di voti elettorali da dirottare verso il Tedesco in occasione delle competizioni elettorali». Il gup, Antonio Diella, ha aggiornato l’udienza al 5 ottobre prossimo per decidere sulle richieste di costituzione delle parti civili.

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