Tre settimane di tempo, giorno più giorno meno, per segnare le sorti giudiziarie. Quelle del fallimento del Bari, chiesto dalla Procura sulla base di un grave stato di insolvenza, ma largamente annunciato dai tempi singolari di una ricapitalizzazione mai avvenuta. Da due giorni, ormai, l’istanza del pm Giuseppe Dentamaro, che con la collega Larissa Catella indaga sulle attività del presidente della Fc Bari 1908, Cosmo Giancaspro, è sui tavoli della sezione fallimentare del tribunale in piazza De Nico-la. Toccherà ora ai giudici valutare l’entità del passivo nei conti del Bari.
E i tempi non sono molto larghi: l’articolo 15 della legge fallimentare prevede un termine di un mese e mezzo per notificare ricorso e decreto di fissazione dell’udienza alle parti, ma in casi di particolare urgenza come questo itlpresiden-te del tribunale «può disporre che il ricorso e il decreto di fissazione dell’udienza siano portati a conoscenza delle parti con ogni mezzo idoneo», come una raccomandata o, anche, un semplice fax. Dalla notifica trascorre un’altra settimana «per la presentazione di memorie e il deposito di documenti e relazioni tecniche». Fra gli atti da depositare ci sono i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi e — impone l’articolo 15 — la «situazione patrimoniale, economica e finanziaria aggiornata». Una situazione che il pm Dentamaro ha già definito. nella sua istanza. «allarmante, attestante una pesante insolvenza dinamico-commerciale».
Ed è proprio questa pesante insolvenza (un patrimonio netto negativo di 4 milioni e mezzo, oltre 450mila euro pendenti fra decreti ingiuntivi e transazioni in corso) che potrebbe indurre il collegio giudicante a pronunciarsi sul fallimento lo stesso giorno dell’udienza, senza disporre nuove consulenze tecniche. Per la prima metà di agosto, dunque, si potrebbe già conoscere il destino societario di una squadra già penalizzata dalle numerose omissioni, contestate dalla Federcalcio e causa della sua esclusione dal prossimo campionato. Intanto altre correnti potrebbero agitarsi sulla società, visto che domani riprenderà il processo avviato in tribunale dal ricorso dell’ex presidente Gianluca Paparesta, che ha chiesto lo scioglimento della FC Bari 1908.
Per Paparesta e i suoi legali ricorrono le condizioni previste dall’articolo 2447 del Codice civile, ovvero il precipitare del capitale al di sotto del minimo consentito dalla legge. Condizione dalla quale si può uscire solo ricapitalizzando con denaro liquido oppure trasformando la societa in altra forma giuridica. Il procedimento, rinviato dalla settimana scorsa per l’improvviso pensionamento del giudice, potrebbe concludersi domani con la nomina di un liquidatore.