di GIOVANNI DI BENEDETTO – bari.repubblica.it
Tra le contestazioni c’è anche quella di aver scaricato acque dove è stata riscontrata la presenza dei geni dell’escherichia coli Vtec026, il batterio responsabile della Seu, la sindrome emolitico uremica che ha colpito diversi bambini durante l’estate in Puglia. Poi c’è la dispersione in atmosfera di emissioni maleodoranti e lo scarico di reflui con valori chimici e biologici superiori a quelli limite.
Per questo gli uomini della Guardia costiera, dopo quelli di Molfetta e Trani, hanno apposto i sigilli al depuratore di Bisceglie che avrebbe inquinato e deturpato l’area marina. In tutto 3 gli indagati dal magistrato della procura di Trani Antonio Savasta. Si tratta di Gioacchino Maselli, legale rappresentante dell’acquedotto pugliese che gestisce l’impianto, l’ex presidente Ivo Monteforte, e Mauro Spagnoletta, amministratore unico della società Pura depurazione. Il batterio dell’escherichia coli, lo ricordiamo, era già stato trovato anche nelle acque reflue del depuratore di Andria che scarica nel canale Ciappetta camaggio e arriva fino a Barletta.