di GIULIANO FOSCHINI e MARCO MENSURATI – bari.repubblica.it
Ma lui nega. “Gli Zingari sono tutta un’invenzione, non c’è alcun gruppo organizzato” dice. “Io compro informazioni dai calciatori, li pago, e poi gioco le scommesse su quelle partite”. Le gare, sostiene, sono tutte già decise, indipendentemente. Lui, come gli altri slavi, si limitano a saperlo prima e a giocare. Ma se è da solo, come arriva ai giocatori? Ilievski parla di intermediari, gente che ha contatti coi calciatori. Il suo referente in Italia, dice, è uno: “Carlo Gervasoni. È lui che mi diceva da chi andare e quando andare, era lui ad avere una lista di giocatori avvicinabili”. Del resto, proprio Gervasoni aveva parlato nel suo interrogatorio di Ilievski, sostenendo però il contrario: e cioè che fosse lo “zingaro a comprare le partite”. D’altronde il racconto di un altro pentito, Vittorio Micolucci è chiaro: “Ci vedemmo di notte. C’erano due stranieri, uno quello con la cicatrice era Ilevski. Mi dissero che erano disposti a pagare per alterare i risultati delle partite di calcio”.
Ilievski però non parla di Micolucci. Ma di Gervasoni. E di Andrea Masiello, il terzino dell’Atalanta, ex Bari, che ha cominciato (unico) a collaborare con i magistrati. Ilievski conferma di aver pagato Masiello per la gara con il Palermo poi finita diversamente dal previsto. Ma dice di essere stato risarcito con un’altra gara: Bologna-Bari, ultima di campionato, vinta dai biancorossi già retrocessi per 4-0 con grande stupore di tutti. Ma non degli scommettitori. In quella partita ci sarebbe stato il coinvolgimento anche della squadra emiliana: il factotum di Masiello, Iacovelli, ha raccontato di aver sentito i nomi di Di Vaio e Portanova ma gli interessati hanno subito smentito.
Ilievski non racconta nulla però di un’altra gara, decisiva secondo la ricostruzione degli inquirenti: Lazio-Genoa, 14 maggio 2011. Il giorno della gara il telefono dello slavo è vicino al campo di allenamento della Lazio, a Formello, vicino Roma. Poi si sposta nella zona dove alloggia il Genoa in trasferta e incontrerebbe Oscar Milanetto. Infine si sposterebbe in un albergo di Milano dove secondo la ricostruzione dei pm, incontra due giocatori del Genoa: Milanetto e Dainelli. “Un incontro finalizzato alla consegna del denaro ai giocatori, dopo che la partita aveva realizzato il risultato programmato”. Ma di questo Ilievski preferisce non parlare.