«Ancora una volta il Wwf Molfetta è costretto ad evidenziare la cattiva gestione del verde pubblico nella nostra città». Si apre così il comunicato dell'associazione del panda su un caso segnalato da diversi cittadini: da qualche settimana dallo spartitraffico tra via Nicolò Piccinni e via Ruggero Leoncavallo, è scomparso un esemplare di tamerice di circa sessant’anni.
«Qualcuno dirà che l’intervento è stato determinato da ragioni di pubblica incolumità, che l’albero era malato – dichiara l'associazione ambientalista -. Per chi ha dimestichezza con internet, basta verificare su Google Maps la foto dell’area in questione (datata 2009) in cui la tamerice appare in perfetta salute».
Il Wwf si chiede: se l’albero ha ricevuto una continua manutenzione, perché non si è provveduto a curarlo per tempo? E, soprattutto, perché l’albero abbattuto non è stato sostituito con un esemplare sano?
«Al danno – continua il comunicato – si è unita la beffa: l’aiuola che ospitava la tamerice è stata ricoperta di cemento». Così come accaduto nella zona 167 dinanzi a un esercizio commerciale, fa notare il Wwf.
«Nel caso di via Piccinni, lo spazio ricavato dal taglio della tamerice, attualmente viene occupato da un fruttivendolo presente in zona. E ancora, chi decide quando procedere al taglio di uno o più alberi? Passano i mesi ma a domande simili non si ottiene risposta».
Il Wwf si riserva di procedere con una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani per danneggiamento di bene pubblico.
«Non si può continuare a sprecare denaro pubblico, danneggiando ambiente e contribuenti», ha commentato il responsabile del Wwf Molfetta, Pasquale Salvemini.