Noi ieri ci siamo stati in Piazza del Ferrarese a Bari per il V-DAY. La fila era costante, fatta di donne e uomini, di tutte le età e diversa provenienza sociale e politica. Le persone presenti non impugnavano bandiere diverse o erano vestiti in maniera particolare, anzi, al contrario, nessuna bandiera e nessun colore. Ma questa eterogeneità la si percepiva chiaramente insieme alla voglia di cambiamento che tutti esprimevano con i loro sorrisi.
Un’organizzazione spartana, essenziale, un cartello con i volti dei politici condannati in via definitiva, nostri dipendenti, che si attardano a sedere tra gli scranni del Parlamento piuttosto che scontare le loro pene, come meritano, in galera.
Nessun gruppo musicale di particolare rilievo, nessun oratore famoso ad arringare la folla, e nonostante ciò la gente si accalcava e sopportava volentieri l’attesa, in coda, per poter rivendicare il proprio sacrosanto diritto a contare nella vita pubblica di questa Italia allo sbando.
L’esito della giornata di ieri è andato al di là di ogni aspettativa. La ragazza che ha raccolto le nostre firme ci ha raccontato che già nel primissimo pomeriggio avevano esaurito gli appositi fogli vidimati dalla Prefettura e li hanno dovuto chiedere ai banchetti organizzati nei comuni vicini. Sappiamo che questo è ciò che è anche capitato in tantissime altre città.
Si stima che in totale le firme raccolte in tutt’Italia siano state circa 300.000. Un numero enorme se si pensa a come il V-DAY è nato e quanto sia stata deliberatamente e colpevolmente ignorato dai principali media nazionali sia prima che dopo la manifestazione. Una prova ulteriore, se mai ce ne fosse stato bisogno, di come (non)funziona la stampa (anche locale) quando a governare è la “casta” e non la democrazia. (Vi ricordiamo che di questa “anomalia” se ne è occupato Marco Travaglio nel suo ultimo libro, “La scomparsa dei fatti” che verrà presentato a Molfetta il prossimo 13 settembre.)
Si tenterà, come prevedibile, di etichettare questa giornata con aggettivi come populista, qualunquista, volgare. Si dirà di Beppe Grillo qualunque nefandezza per minarne il carisma. Ancora più probabilmente si tenterà di minimizzarne la portata arrivando, ancora una volta, a ignorarla sperando che il fenomeno si riveli una bolla di sapone. Tutti costoro non hanno fatto i conti con la vera rivoluzione in atto che è culturale e vive e si diffonde inarrestabile attraverso la “rete” che porta ciascuno di noi, se vuole, a raggiungere l’informazione senza più intermediari. Finalmente il cambiamento è possibile perché è ormai impossibile nascondere le nefandezze del potere.
Vogliamo citare, infine, il messaggio che Don Luigi Ciotti di Libera ha rilasciato a proposito del V-DAY, dichiarando che è una provocazione opportuna per ridare alla politica di nuovo credibilità.
Saremo a Molfetta ,Per Rincontrare MArco!!! E’ sempre un sollievo sentirlo parlare,ed avvolte non gli manca anche spirito di comicita’!!!
Michele Ranieri !!! Meetup I Grilli di Bari!!! Eravano in piazza del ferrarese,ed e’ stupendo vedere l’immagine che avete postato su,il cartellone visualizzato e’ stato creato da una Piccola ma GRANDISSIMA amica!!