Dal 29 settembre il sindaco di Molfetta non fornisce i numeri reali dei casi positivi in città, il suo silenzio è drammatico. Non vorremmo che la situazione fosse sfuggita di mano e abbiamo seri motivi, guardando i dati regionali, che ciò sia accaduto realmente. Il motivo per cui, sia per la settimana scorsa che per questa, il sindaco non abbia smentito i dati regionali contrastanti con i suoi, la dice lunga.
Quel dato maggiore di 51 positivi può essere verosimile, se pensiamo che le classi della scuola Carnicella e don Azzollini sono 6 e se anche la metà degli alunni fosse positiva avremmo un numero già più alto di 51. Se aggiungiamo a questi numeri i genitori, sorelle/fratelli e nonni degli alunni non vogliamo neanche immaginare cosa potrebbe accadere a Molfetta.
Il mese scorso il sindaco di Polignano istituì un mini lockdown in città per il focolaio nato in un’azienda ortofrutticola. Se a Molfetta abbiamo un focolaio “Scuola Carnicella” lo si dichiari e si prendano i dovuti provvedimenti. E poi rimane il dubbio del silenzio stampa dal 29 settembre al 5 ottobre, se in quei giorni i dati dei positivi erano già noti, e alti, e il sindaco ha firmato l’autorizzazione per l’insediamento delle giostre, dovrebbe dimettersi. Prima ancora degli attacchi dei soliti detrattori, diciamo subito che non si tratta di strumentalizzazione politica ma di qualcosa che va oltre, e che con la salute dei cittadini non si scherza.