Il Sindaco Azzollini comincia a pagare i debiti elettorali

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asmletteradetenutiNon si capisce bene se è una lettera che promette un contratto di lavoro a tempo determinato, oppure è l’altra faccia del voto di scambio.
Certo è che il Sindaco Senatore  appena insediato è stato chiamato subito a rispondere a qualcuno che già ha battuto cassa.

"Nessuna promessa” – da parte del Sindaco. Solo l’impegno nel verificare la possibilità di trovare dei fondi per avviare un nuovo progetto che possa riguardare opere di pulizia straordinaria della città e del litorale.

E’ strano che gli indultati che rivendicano ciò che è stato loro promesso non si siano rivolti direttamente al Presidente dell’ASM.
I nomi di alcuni di loro sono facilmente rintracciabili nella sentenza d’appello del processo “RESET”,  ecco alcuni stralci:

Il Di Nunno Cesare risulta aver operato solo occasionalmente nell’ambito del gruppo Fiore e senza una precisa definizione del suo ruolo (questa almeno è la prova raggiunta a suo carico per i fatti contestati in epigrafe), per cui può comminarsi la pena di anni 5, mesi 5 di reclusione e lire 35 milioni di multa (pena base: anni 8 e lire 50 milioni, ridotta ad anni 5, mesi 4 e lire 34 milioni ex art. 62 bis c.p., più un mese e un milione per la continuazione).

Petroni Michele è stato il più valido e costante collaboratore nello spaccio di Andriani Mauro, ma il tentativo di recupero da tale imputato avviato nel corso del processo con il ricovero in Comunità terapeutica consiglia di contenere la pena in misura non superiore a quella degli altri soggetti qui in esame (pena base: anni 10, ridotta ad anni 8 ex art. 62 bis c.p., più anni due per la continuazione).

La pena finale di anni 10 di reclusione si ritiene equa anche per Bernardi Francesco, che ha rivestito il ruolo, oltre che di spacciatore, di persone di fiducia del gruppo Manganelli – Lasecchia nei primi tempi in cui i capi erano sottoposti a custodia cautelare nell’ambito dell’operazione Primavera.
Tuttavia il Bernardi ha operato per periodi di tempo sicuramente più limitati di altri coimputati, per cui si giustifica sia il calcolo della pena base sia un aumento più contenuto per la continuazione (pena base: anni 12, ridotta ad anni 9 ex art. 62 bis c.p., più un anno per la continuazione).

La pena di anni 22 di reclusione si commina, pertanto, ad Albanese Alessandro, Diniddio Vito, Fiore Cosimo, Fiore Saverio Vito, Petruzzella Daniele, Sciancalepore Mauro, Tota Antonio, Tota Domenico e Valente Domenico quali responsabili di singole “squadre”, nonché ad Andriani Antonio, Andriani Mauro e De Bari Luigi quali capi di formazioni “minori”, però autonome e altresì a Parisi Antonio, Parisi Giuseppe e Parisi Michele nella loro duplice veste di gestori o comunque soci nel 1995 di un gruppo autonomo di minore spicco rispetto alle formazioni dei Fiore e dei Manganelli, nonché di dirigenti o soci di una singola squadra confluita nell’associazione capeggiata dal Fiore Alfredo nel 1996.

Il Parisi Giuseppe non ha partecipato alla “rivendicazione” sindacale perché da indultato e in piena assunzione all’ASM è tornato in carcere per altri reati commessi qualche settimana fa sorpreso di notte davanti ad un bancomat con una card che non era sua. E’ lo stesso che la notte di capodanno in Piazza Paradiso insieme ad altri suoi sodali vendeva fuochi d’artificio non proprio legalmente, naturalmente arrotondava lo stipendio indossando la divisa dell’ASM.

Insomma questi signori sembrano essere molto più privilegiati di tanti nostri giovani disoccupati, eppure sono ancora in debito con la nostra comunità. Alcuni amministratori dell’ultimo decennio Sindaci e Assessori, non ci hanno mai degnato di farci conoscere l’esito delle costituzioni di parte civile rappresentate dal Comune di Molfetta come parte offesa nei processi contro questi onesti cittadini.
Il Comune aveva chiesto circa 5 miliardi di lire.
A voi i commenti.

3 Risposte a “Il Sindaco Azzollini comincia a pagare i debiti elettorali”

  1. effettivamente ora l’ho notato…

    tornando all’articolo, è scandaloso vedere come questi indultati non solo vengono graziati ma pretendono anche che qualcuno gli trovi un lavoro per loro!

    robe da pazzi..

I commenti sono chiusi.

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