
Il sindaco–senatore si licenzia dalla città, in compagnia dell’immagine del Pastore Martella, suo inseparabile compagno di viaggio, attraverso le demagogiche inaugurazioni di chiese e dubbie opere pubbliche. Ma la benedizione del nostro Vescovo non servirà ad assolvere il nostro Sindaco Azzollini.
Oltre le tante responsabilità per una cattiva amministrazione della cosa pubblica, come ultimo atto della sua poco trasparente gestione, il Sindaco ha ignorato una petizione popolare con cui, il “Comitato No Centrali”, chiedeva dai primi di dicembre 2007 di discutere in Consiglio Comunale della costruenda centrale termoelettrica POWERFLOR.
Si chiedeva anche di interrompere i lavori per verificare che le procedure adottate, per il rilascio dell’autorizzazione, fossero regolari.
Abbiamo conosciuto in questi anni l’idea di trasparenza amministrativa della giunta Azzollini e della falsa partecipazione riservata ai cittadini alla gestione della cosa pubblica attraverso uno Statuto Comunale svuotato dei suoi principi di democrazia partecipativa; ma non possiamo tollerare la grave omissione messa in atto dal Sindaco Azzollini e dal Presidente Camporeale, per non aver portato in Consiglio Comunale dopo 60 giorni dal deposito, la petizione contro la centrale Powerflor.
Ancor più grave è il silenzio sulle responsabilità che molti hanno nell’aver permesso la costruzione di una centrale elettrica in una zona agricola, come tanti abusi a cui questa classe politica ci ha ormai abituati.
Ma le responsabilità per aver permesso la costruzione della centrale Powerflor non le addebitiamo solo al centro destra, ma al silenzio assenso di una inesistente opposizione in consiglio comunale, che non si è mai pronunciata sulla Powerflor e comunque sulla costruzione di altre centrali sul nostro territorio.
Pertanto invitiamo ad una mobilitazione di massa permanente di tutti i cittadini per dire “NO alla centrale Powerflor”
Come mail il d’ingeo non pubblica su questo blog la lista dei firmatari dell’esposto?ha per caso paura di far sapere all’elettorato che il suo gruppo, ovvero il LIBERATORIO, consta in realtà di un esiguo numero di seguaci?!?!
Evidentemente, caro commentatore, non frequenta la nostra sede in via F. Campanella, 50; la invitiamo per confrontarsi con NOI ed intavolare un dialogo costruttivo! GRAZIE. Maria Laura, Liberatorio Politico.