19/07/2018 – A un mese dall’attentato, quali risultati nelle indagini ma soprattutto quali misure sono state adottate a tutela di Matteo d’Ingeo?
Quanto successo un mese fa non è stato solo un attentato a Matteo d’Ingeo, come abbiamo detto e ridetto, ma è stato un attentato grave alla libertà di azione democratica di ogni cittadino che fa politica e riveste ruoli pubblici.
Se oggi, dopo un mese, la persona oggetto di questo attentato che ha colpito un po’ tutti noi, scrive : “Dal luglio 2009, mi hanno riferito, che la mia persona è sottoposta al 1° livello di protezione, che consiste nel passaggio di mezzi delle Forze dell’Ordine più volte al giorno nelle vicinanze della mia abitazione o del posto di lavoro. Evidentemente questo tipo di dispositivo non ha funzionato. Oggi mi chiedo se il livello di attenzione e protezione sia lo stesso“, bene, a questo interrogativo pesante – sulla sicurezza e sulle condizioni di agibilità politica cittadina – credo sia obbligato e opportuno associarmi pubblicamente.
Qual è il punto delle indagini a un mese dall’attentato ma soprattutto quali risposte e dispositivi di tutela sono stati messi in campo? Come segnale a tutela di chiunque oggi e domani vuole continuare ad avere la propria libertà di critica e di proposta?
Gianni Porta
Consigliere comunale