Riceviamo questo comunicato dal Comitato di quartiere del Centro Antico che condividiamo pienamente.
CITTA’ DI MOLFETTA
Signor Sindaco
Il Comitato di Quartiere del Centro Antico , ha pienamente condiviso la scelta delle diverse Amministrazioni Comunali di candidare il quartiere al bando sui “CONTRATTI DI QUARTIERE”, ma si duole del fatto che il percorso di partecipazione degli abitanti, specificamente previsto per questa tipologia di interventi (in particolare dall’art.2 co II del DM ministero infrastrutture e trasporti n.2522 del 27/12/2001), non sia stato compiutamente attivato: avrebbe dovuto infatti includere la collaborazione degli abitanti nella fase a monte della determinazione degli obiettivi, per giungere quindi ad un’idea partecipata. Non la semplice informazione, che pure vi è stata, ma vi sarebbe stata la necessità di percorrere insieme la strada della condivisione dell’idea di riqualificazione.
Definire insieme gli obiettivi, decidere quale sarebbe stata la funzione dello spazio “ dietro al Duomo”, includendo tutte le componenti del quartiere, utilizzando e valorizzando la sapienza dal basso del territorio, sapienza custodita da tutti quelli che vivono il territorio, avrebbe senz’altro fatto scaturire un progetto comune.
Superfluo è ricordare che è proprio dalla determinazione degli obiettivi e cioè dalla funzione che si intende dare all’area a disposizione , che scaturisce la progettazione.
Nessuno di noi vuole essere identificato, come pure è stato sottolineato da stampa locale, per un disturbatore, ma sta di fatto che nessun laboratorio di quartiere è stato aperto. Nessuna critica si vuole muovere al progettista, nessuna limitazione alle sue opportunità e capacità creative, ma il progetto, così come presentato, sottende un uso della piazza circoscritto alla sosta e al passeggio individuale ed esclude, a causa della presenza dei vari elementi architettonici previsti con variazioni di quote , possibilità di fruizioni diverse, come una manifestazione culturale ovvero, una riunione cittadina che avrebbe necessità di spazi più ampi e non occlusi. L’area in questione è infatti un naturale “anfiteatro” di grandissime dimensioni, e quindi luogo ideale per manifestazioni culturali all’aperto di vario genere, e non una sede per giardino.
Così sin dal primo momento il Comitato ha pensato per l’area “dietro al Duomo” a un intervento che legasse il risanamento strutturale all’uso del mare e alla visione del Duomo. Con la trasformazione dell’area in giardino, invece, si occuperà visivamente il fronte mare e nel contempo la visione del Duomo ne sarà mortificata.
Il modello che ci ispira, per intenderci, è la piazza della cattedrale di Trani o, se pur in piccolo, il risanamento concluso in modo positivo, come già da noi già sottolineato, di piazzetta Giovene. Non siamo noi a dover sottolineare che solo il vuoto, infatti, è in grado di esaltare il monumento, la cortina edilizia e il fronte mare, e diventa risorsa costante come spazio continuamente aggiornabile e fruibile. Insomma una progettazione che esaltasse i profili evitando di occultarli, essendo consapevoli che persino il verde in certi casi è una sovrastruttura, così come l’eterogeneità dei materiali e dei colori della pavimentazione. Una simile soluzione secondo noi darebbe un grande contributo a fare del Centro Antico il luogo ideale di incontro per i cittadini di Molfetta e punto di attrazione per i comuni limitrofi. Altresì sarebbe ovviamente auspicabile che ogni intervento in ambito storico-paesaggistico debba essere sempre reversibile .
Per ultimo, va rimarcato che una semplificazione del progetto significherebbe agire a favore di risparmio, sia nella messa in opera del progetto sia per ciò che attiene l’apparato manutentivo.
Certi di un Suo riscontro e della consapevolezza dell’ importanza del progetto per il futuro del Centro Antico, le chiediamo un incontro per meglio esaminare tutta la questione.
Il Comitato di Quartiere
Il progetto del Comune
Non so se avete avuto la possibilità di visitare lo spazio “verde” di via Mammoni nel centro storico. E’ uno spazio poco fruibile dai bambini, dagli anziani, dai ragazzi ne è utilizzabile per una qualsiasi manifestazione. Bastava chiedere un consiglio a qualche persona di buon senso prima di realizzarlo che avrebbe fornito delle indicazioni persino ovvie per rendere quello spazio più vivibile. Ora si vuol ripetere lo stesso scempio alle spalle del duomo. FERMIAMOLI!!!!
Signor Capurso, grazie per la sua segnalazione; se può farle piacere stiamo provvedendo a dare il nostro contributo per il progetto che riguarda la riqualificazione dell’isola di Sant’Andrea.A presto.