Il prof picchiato al Majorana, nel commando anche la ragazza

Una quattordicenne parente di un boss di Enziteto ha aggredito un professore che le aveva messo una nota, insieme con il padre e un amico: l’avviso di conclusione delle indagini – fonte: Chiara Spagnolo – quotidiano.repubblica.it

Una studentessa quattordicenne dell’istituto Majorana di Bari — parente di un boss di Enziteto — ha aggredito un professore che le aveva messo una nota, insieme con il padre e a un amico. È peggiore di quella che era emersa inizialmente la storia dell’aggressione nei confronti del docente Vincenzo Amorese, avvenuta il 23 settembre scorso nella scuola del quartiere San Paolo. La nuova ricostruzione è contenuta nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, che la Procura ha fatto notificare a un trentacinquenne barese (padre dell’alunna) e all’amico trentenne che lo ha accompagnato per dare una lezione all’insegnante. Sono accusati di interruzione di pubblico servizio e lesioni aggravate in concorso con la quattordicenne, per la quale procede la Procura dei minori.

A scatenare la spedizione sarebbe stata una telefonata dell’adolescente, che era arrivata in ritardo a scuola e poi era stata redarguita perché disturbava la lezione. La ragazza aveva quindi avvisato il padre, il quale — stando a quanto contestato dal pm Francesco Di Liso — avrebbe fatto irruzione nell’aula in cui Amorese stava tenendo lezione, l’avrebbe interrotta e poi aggredito il prof. L’uomo, ha ricostruito la Squadra mobile nel corso delle indagini, è stato afferrato per le spalle, immobilizzato e poi preso a schiaffi. Il tutto davanti agli studenti e dopo che qualcuno aveva avuto cura di chiudere la porta. Durante l’aggressione l’uomo avrebbe anche pronunciato frasi pesanti, del tipo «Professore non ti permettere mai più di fare ancora quello che hai fatto oggi».

Il docente si era poi fatto curare in ospedale, dove gli era stato diagnosticato un trauma del volto e un disturbo da ansia, con prognosi di sei giorni. Il vicepreside aveva quindi allertato la polizia, a cui il docente aveva successivamente presentato una dettagliata denuncia e, quando la vicenda era diventata di dominio pubblico, aveva suscitato enorme clamore mediatico. Contro il docente, infatti, aveva a sua volta presentato denuncia la madre della ragazzina a cui era stata messa la nota, adombrando comportamenti poco corretti nei confronti delle studentesse. E se pure gli investigatori stanno scandagliando anche questo ambito, al momento, non hanno trovato riscontro di tali accuse.

Al contrario, in pochi mesi hanno chiuso l’indagine sull’aggressione, confortata dai video delle telecamere interne alla scuola e anche dalle testimonianze di alunni e colleghi della vittima. Questi ultimi avevano riferito dei comportamenti poco consoni della ragazzina a cui era stata messa la nota e anche del fatto che, il giorno stesso dell’aggressione, avesse aizzato le compagne di scuola dicendo che il professore era solito ammiccare e guardarle nelle parti intime. Le stesse parole riferite anhe al padre, che si era affrettato a dare una lezione all’insegnante e per questo era stato arrestato. Tornato in libertà, dovrà presto affrontare un processo.

Al Majorana un’alunna è indagata per stalking: minacciava una compagna

fonte: Benedetta de Falco e Chiara Spagnolo – bari.repubblica del 16.02.2023

Una studentessa diciassettenne dell’istituto Majorana del quartiere San Paolo è indagata per presunti atti di stalking nei confronti di una compagna di classe. «Sarai la mia carne da macello» e «appena tornerai a scuola ti romperò le altre costole» sono stati alcuni dei messaggi ricevuti dalla minore da parte della presunta bulla, della quale si sta occupando la Procura dei minori di Bari, che nei giorni scorsi le ha fatto notificare un avviso di conclusione delle indagini preliminari. La ragazza è la figlia della donna che aveva una relazione con D.G., che pochi giorni fa è stato condannato a 2 anni e 6 mesi per stalking nei confronti della madre della ragazzina bullizzata. Dopo la sentenza ci sarebbero stati altri momenti di tensione tra le due studentesse ma la preside del Majorana, Paola Petruzzelli, ha escluso che siano avvenuti all’interno della scuola.

Di certo, quella dei presunti atti di bullismo tra compagne e delle denunce incrociate che ne sono scaturite (una delle quali già arrivata a sentenza) è un’altra brutta storia che si è consumata nella stessa scuola in cui il 23 settembre il professore Vincenzo Amorese fu aggredito da una studentessa a cui aveva messo una nota e dal padre e un amico. Per i due uomini, pochi giorni fa, è arrivato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, nel quale vengono contestati loro i reati di lesioni aggravate e interruzione di pubblico servizio.

L’altra vicenda si era invece verificata tra novembre 2021 e febbraio 2022, quando una giovane studentessa sarebbe stata presa di mira da una compagna di classe e sarebbe caduta in uno stato di tale prostrazione da tentare il suicidio. La mamma prima aveva cercato di chiarire la situazione con i vertici dell’istituto e poi si era recata personalmente a scuola, dove ha avuto un chiarimento con la bulla e forse l’ha colpita. Nei confronti della signora è stata infatti presentata una denuncia per una presunta testata ma su tale episodio le indagini sono ancora in corso. La stessa donna dal canto suo, assistita dall’avvocato Roberto Loizzo, ha denunciato la diciassettenne per le parole che aveva detto nei suoi confronti e della figlia. Alla ragazzina erano state rivolte frasi come «Sarai la mia carne da macello» e «appena tornerai a scuola ti romperò le altre costole» e alla madre «Io tua figlia la uccido davanti a te». Contestualmente è partita la denuncia contro il compagno della madre della presunta bulla, che poi è stato condannato.

Il giorno dopo la conclusione del processo ci sarebbero state nuove tensioni tra le due ragazze e la mamma della minore bullizzata si è recata nuovamente nell’istituto per avere un colloquio con la preside, Paola Petruzzelli, la quale le ha chiesto di farle avere l’elenco di tutti gli atti di violenza che sarebbero stati compiuti dalla minore a danno della figlia all’interno dell’istituto. La stessa dirigente scolastica ha però escluso che qualunque tipo di aggressione o tensione si sia verificato «prima dell’ingresso in classe, nel cortile della scuola».

Intanto, dalle denunce nei confronti della diciassettenne è nato un fascicolo della Procura minorile, che l’ha indagata per stalking e, nei giorni scorsi, ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. La presunta vittima, intanto, si è affidata alle cure di uno psicologo a causa del- lo stato di grande prostrazione in cui era caduta.

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi