Chi aveva creduto veramente alla notizia della sua uscita di scena è stato servito. L’ex più “amato” della città, dopo aver lasciato in eredità al figlio Robert il suo pacchetto di voti, si riprende la scena politica. Giuseppe Amato, per tutti “Pino”, dopo aver chiamato a raccolta i suoi sodali, sciolti nelle ultime elezioni comunali in due liste separate Ala Democratica e Molfetta Popolare, riunisce tutti in un nuovo gruppo politico. Con un gioco di prestigio politico scarta “Molfetta-Democratica” (in attesa di essere usate in futuro) e crea “ALA POPOLARE“. Amato, dopo 30anni, continua la sua camaleontica carriera politica e il suo armadio non ha più spazio per le sue innumerevoli casacche. Cambiano le casacche ma rimane integro il pacchetto di voti della grande famiglia Amato.
Una volta preparata la nuova “focaccia politica“, Pinuccio con la sua bisaccia colma di referenze e pacchetti di voti si precipita a Roma presso la corte nazionale del suo primo amore, l’UDC.
E la notizia è confermata, il segretario nazionale On. Lorenzo Cesa nomina il molfettese Pino Amato commissario Udc della città metropolitana di Bari, conferendogli pieno mandato per rafforzare e consolidare in terra di Bari il partito dell’Udc, in vista delle prossime scadenze elettorali alle elezioni europee e regionali.
La formula magica del dott. Dulcamara politico nostrano è sempre la stessa, basta inutili congressi sezionali, basta con le sedi di partito, basta con tutte queste inutili perdite di tempo, per creare un nuovo partito bastano solo pochi secondi, la formula magica e… il gioco è fatto.
