Il più amato dai molfettesi torna a parlare dietro la… serranda


Dopo un lungo silenzio il fatto molfettese ha intervistato il più amato dei molfettesi mentre la sua foto è riapparsa dietro la serranda della sede del suo partito; abbiamo confrontato le sue dichiarazioni con quelle rilasciate nell'ottobre 2004 ad un collaboratore di Q15; se queste sono le prospettive del centrosinistra a Molfetta, e i dirigenti del PD non ne fanno un mistero, siamo messi proprio male.

«Abbiamo incontrato Pino Amato, per capire che fine avesse fatto e quale fosse il suo pensiero riguardo gli ultimi avvenimenti che hanno colpito la città di Molfetta:


Che idea si è fatto del terremoto giudiziario “Mani sulla città” scoppiato in questi ultimi giorni? 
In riferimento alla questione giudiziaria preferirei non esprimermi. Lascio alla magistratura il compito di fare il suo dovere e di accertare se le condotte contestate siano illecite o meno. 
Sulla questione politica si può fare un’unica riflessione: il Sindaco deve assumersi le sue responsabilità, in quanto la nomina del’ Ing. Rocco Altomare è stata voluta fortemente dallo stesso e, pertanto, deve rispondere politicamente di quanto accaduto alla città, facendo un passo in più, ovvero quello della costituzione di parte civile del comune di Molfetta in questa vicenda. 

Che giudizio dà di questi anni di governo dell’amministrazione Azzollini? 
Un’amministrazione che deve avere la sua fine il prima possibile. I fatti ci hanno dato ragione, il Sindaco-Senatore-Presidente della Commissione Bilancio al Senato non avrebbe 
mai potuto svolgere contemporaneamente le tre cariche e così è stato. Non faccio fatica a definire questa la peggiore amministrazione del dopoguerra che abbiamo avuto a Molfetta e lo testimoniano i fatti: assessori senza deleghe, strade dissestate che causano contenziosi per milioni di euro, la questione eco-mostro della Capitaneria di Porto, la non costituzione di parte civile nel caso lodo Zitelli, la questioneirrisolta del Porto con contenziosi che sono costati, alle casse comunali, ben sette milioni di euro con, tra l’altro, un’indagine in corso da parte della magistratura, una giunta comunale nominata senza la presenza di donne con conseguente azzeramento da parte del TAR. 
Vi è poi la questione campi di calcetto di via Gramsci, dove , non si capisce per quale motivo, non si riescano a recuperare circa 250 mila euro di crediti. Forse, perché, qualche consigliere di minoranza ha fatto il classico salto della quaglia in maggioranza. Un modo barbaro e sistematico condotto dal Sindaco Azzollini di ricattare politicamente un consigliere 
comunale costringendolo a fare una scelta ben precisa: o si passa dalla sua parte o si muore politicamente. E poi ancora un consiglio comunale ,ormai fatto di incompetenti, dove i consiglieri comunali, eletti dal popolo, rinunciano al loro mandato per un posto di lavoro o una poltrona da dirigente. Tutto ciò è scandaloso e noi dell’UDC dal 2008 abbiamo rinunciato a questo modo di fare politica pasticciona di questa amministrazione non più in grado di amministrare questa città, già ridotta alla povertà e alla illegalità diffusa. Devono andare tutti a casa. 

Parlando della sua attività politica, intende ricandidarsi alle prossime elezioni amministrative di questa città? 
Credo, con molta probabilità, che non mi ricandiderò, per un semplice motivo. Da tempo ho scelto di farmi da parte, non ricoprendo nessun incarico politico, per affrontare con maggior serenità la mia vicenda personale. 
È giusto fermarsi ma seguo, comunque, con attenzione ed orgoglio ciò che sta facendo l’ UDC Molfetta e i suoi giovani; stiamo attuando da tempo un rinnovamento totale all’interno del partito, lanciando giovani competenti ed entusiasti di fare politica, quella vera, sana, fatta per la propria città. Un rinnovamento dirigenziale che rappresenterà la futura classe 
dirigente dell’UDC Molfetta e che, perché no, potrà essere protagonista delle prossime elezioni amministrative dando ossigeno e nuova linfa a questa città, mandando a casa, una 
volta per tutte, i vecchi e nuovi volponi della politica.
 
A proposito di elezioni amministrative, l’ UDC Molfetta in quale coalizione si schiererà e quale sarà la vostra linea politica? 
Non spetta a me dirlo, ma al commissario cittadino e al partito stesso. Credo che, ed è solo un mio pensiero personale, alla nostra città serva un profondo cambiamento sia di uomini che nel modo di fare politica ed amministrare una città. Serve una netta discontinuità con l’attuale amministrazione e anche con coloro che, in passato, hanno amministrato Molfetta. 
È necessario, dunque, un cambiamento totale, perché, penso che il sindaco ideale per questa città oggi debba essere un giovane, pulito, non compromesso, non ricattabile dall’Azzollini di turno. Ed è per questo che noi dell’ UDC presenteremo un nostro candidato sindaco con tali caratteristiche. Siamo favorevoli, inoltre, alle primarie perché il nostro candidato deve essere condiviso da tutti. Ci deve essere una forte partecipazione democratica che riporti entusiasmo e voglia di ricominciare; insomma non è più tempo di destra o sinistra è tempo del Grande Centro, è tempo di coerenza, di onestà e di trasparenza, con un programma di forte sviluppo per Molfetta a favore dei giovani 
disoccupati, delle famiglie meno abbienti e delle fasce più deboli. Noi dell’UDC ci concentreremo su queste proposte, proponendo, inoltre, di eliminare le nomine di dirigenti ad interim da parte del sindaco, di ridurre i costi della politica nominando solo 6 assessori nella giunta comunale e con stipendi degli stessi dimezzati del 50 %, di ridurre da 5 a 3 membri i consigli d’amministrazione, come già prevede la legge. Questa è la mia idea di città e spero che l’UDC Molfetta la condivida e che si viaggi sulla stessa lunghezza d‘onda. 

Questa la sua idea di città, per la scelta della coalizione invece? 
Sulla coalizione noi non chiudiamo le porte nè a destra nè a sinistra. Ci confronteremo, invece, sui programmi e sulla scelta degli uomini, tenendo sempre presente la nostra ferma 
volontà di mandar via i vecchi e nuovi volponi della politica per dare spazio ai giovani. Siamo quindi aperti al dialogo con quanti vorranno condividere le nostre idee. Per il resto prima questa amministrazione andrà a casa prima potremo dare il via al grande progetto di rinascita di questa città.»

Ottobre 2004

Pino Amato: “L’adesione a Forza Italia è stata una scelta naturale”

 

Intervista al neo assessore all’annona, dopo il cambio di casacca


 

 

Diventare assessore, si sa, riempie di orgoglio e soddisfazione. Per Pino Amato, che da tempo ambiva ad una poltrona all’interno della giunta, la soddisfazione è doppia. In un sol colpo l’ex presidente del consiglio comunale ha aderito a Forza Italia e ha incassato la delega di assessore al traffico, al commercio e al personale. Niente male anche per un uomo testardo e ambizioso come lui. Quando lo abbiamo incontrato, fresco di nomina, non si è risparmiato e ci ha già annunciato le linee portanti del suo “programma” da assessore. Anche se Amato tiene a sottolineare che si muoverà seguendo il percorso già tracciato dal suo predecessore, si annunciano imminenti svolte soprattutto per quanto attiene la gestione della polizia municipale. Più vigili per le strade, tolleranza zero contro tutti i tipi di abusivismo, maggiore presenza della polizia urbana nei quartieri. Insomma, un assessore sceriffo, Amato, in sostituzione di un assessore pacato e misurato come Ancona. 

 

Assessore Amato, come mai ha deciso di entrare in Forza Italia?

“Il mio passaggio, assieme al mio gruppo, in Forza Italia è stato un fatto abbastanza naturale visto che il leader dei Popolari per la Puglia, Marcello Vernola, era candidato nelle liste di Forza Italia nelle ultime elezioni europee. I Popolari per la Puglia, dunque, alle elezioni europee hanno già votato per Forza Italia e alle prossime elezioni regionali i Popolari per la Puglia correranno assieme a Forza Italia”. 

 

Lei, però, aveva dichiarato, in un’intervista a “Quindici” di poter ritornare nell’UDC. Come mai non l’ha fatto?

“In verità numerosi dirigenti provinciali dell’UDC mi hanno chiesto di rientrare in quello che era il mio partito, ma io ho rifiutato perché erano stati proprio i dirigenti provinciali del partito di Follini a comportarsi scorrettamente con me. Tra l’altro non è un segreto che in questa città vige il caos all’interno dell’UDC”. 

 

La nomina alla carica di assessore era legata al suo ingresso in Forza Italia?

“No. E’ stata Forza Italia ad invitarmi a rappresentare il partito in giunta”. 

 

Più d’uno dice che lei non ambiva all’assessorato retto fino a poco tempo fa da Ancona. E’ vero?

“No. Devo dire che mi era stato proposto, in un primo tempo, l’assessorato alla socialità. Io però ho rifiutato per evitare possibili conflitto d’interessi visto che la mia attività lavorativa si svolge proprio nel campo del sociale. E’ stato il partito a scegliere di affidarmi l’assessorato al traffico, al commercio e al personale”. 

 

Qualcuno dice che sarà proprio Carmela Minuto a prendere il suo posto come presidente del consiglio comunale. Conferma?

“Io non ne so niente. Se ciò avverrà la cosa non mi dispiace visto che le divergenze politiche che c’erano tra noi sono state superate dal fatto che non militiamo più nel medesimo partito”. 

 

Lei è assessore da pochi giorni. Qual è il suo “programma”?

“Prima di tutto mi pare importante puntare al rafforzamento del lavoro della polizia municipale. I vigili urbani già fanno molto in questa città, ma devo riuscire a far tornare i vigili nei quartieri, per le strade. Il vigile urbano deve diventare un punto di riferimento per i cittadini molfettesi. Ci sarà una stretta anche sulla questione degli ambulanti: gli ambulanti non autorizzati non potranno più occupare il suolo pubblico.” (Francesco Dell’Olio)

Volevamo ricordarvi che i dirigenti della sezione molfettese dell'UDC oltre a cambiare spesso orientamento politico, cambiano dalla sera alla mattina anche il nome della loro sezione; se volete saperne di più continuate a leggere ;
  
Se poi volete approfondire la storia leggete il link

 

11 Risposte a “Il più amato dai molfettesi torna a parlare dietro la… serranda”

  1. d' ingeo puoi  mettre in cattiva luce tutti gli amato di turno…ma convinciti-…tu al tavolo della sinistra non 6 invitato…

  2. Non c'è alcun bisogno di Matteo d'Ingeo (che non sono io) per mettere in cattiva luce gli "amato di turno". Ci riescono benissimo anche da soli.

    Devilish >:)

  3. caro devilish srà sicuramente come dici tu…ed è proprio x questo che voi rimarrete fuori da ogni coalizione con i soliti 2 poveracci che vi votano mentre amato continuera a prendere voti…

  4.  la famiglia amato continuarà a prendere tutti i voti che vuole, prima o poi verrà fuori la coalizione che li accoglierà, tanto la storia dei molfettesi la conosciamo

  5. sara la vostra ad accoglierlo…xche è stato l' unicom in questi anni che ha fatto un opposizione decortosa al senatore…..voi siete stati solo in grado di criticare ed attaccare senza portare mai alla citta proposte concrete…vi sioete fatti pubblicita sul nome di un defunto…ma qual è la vostra idea di citta…chi siete…cosa rappresentate?????
    si faccia un dibattito pubblico tra liberatorio e l' UDC….visto che li avete tanto a cuore…vediamo se ne avete il coraggio….

  6. Questi dell'UDC  sono PERICOLOSI per il libero dibattito cittadino!!!  Come le IENE, sono soliti aggredire in massa  usando come oggetto contundente demagogia pura espressa con  un italiano stentato, al solo scopo di ZITTIRE  chiunque esprima dissenso nei loro confronti. Attaccano , con i loro post deliranti persino semplici commentatori di articoli on-line. Devono essere fermati…vogliono costituire un ENCLAVE a Molfetta e sostituirsi all'attuale. Sosteniamo il LIBERATORIO in questa opera di DERATTIZZAZIONE!!!…Bravo Matteo…tieni viva la fiammella della MEMORIA…i molfettesi non devono dimenticare!!!…PUNISHER

I commenti sono chiusi.

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi