di Nicolò Aurora
Dopo aver riassegnato la poltrona di primo cittadino al Senatùr o Sindaco Azzollini, a seconda dei punti di vista, s’è definito il nuovo consiglio comunale che, ahimé, non è meno penoso di quelli passati.
E come non poter prendere in esempio il buon Pino Amato che con i suoi mille e passa voti, risulta ancora il più suffragato e “più amato” dei molfettesi? Eppure molti hanno dimenticato che l’amato in questione è sotto giudizio per un’inchiesta per presunto voto di scambio ed altri reati.
Ma, a suo dire, lui andrà in tribunale solo per fare un’allegra chiacchierata con il giudice che lo accusa.
E che dire di un certo Vincenzo Spadavecchia, anche lui sotto inchiesta, sembra essere davvero tranquillo al riguardo, e i molfettesi lo hanno premiato dandogli più consensi del 2006.
Tant’è che è stato rieletto consigliere, e magari gli ridanno un assessorato, e dal giudice ci andrà solo per parlare delle prossime vacanze estive.
A seguire, signori e signori, ecco a voi Carmela Minuto con il suo pacchetto di 883 voti, ma questa volta la signora sembra, da voci di stampa, che porti in dote la sponsorizzazione di un contenzioso di 900.000 €, esistente tra il Comune di Molfetta e certe strutture sportive, che speriamo non ricadano sulle tasche dei molfettesi.
E il sig. Lillino Giancola? Non è da meno. Controllate il signore in questione con quale partito era schierato nella tornata elettorale del 2006…
…E già!! Proprio con l’UDC che ora sta dall’altra parte. Che strana combinazione vedere che l’UDC l’anno scorso era al potere ed ora sta all’opposizione ma il furbo Giancola sa cogliere il vento vincente e così ha saputo brillantemente approfittare del neo-movimento molfettese “Molfetta in Azione” per rimanere dalla parte giusta, quella dei vincitori. Quando si dice coerenza….
E nonostante i buoni propositi, lo stesso Salvemini merita qualche commento.
Ricordate tutti la promessa (da marinaio) di non includere in lista soggetti con processi alle spalle o in corso d’opera? Noi sì! Anche Mino s’è dimostrato uguale agli altri optando tra l’altro per una coalizione forse più unica che rara.
Sfido chiunque a trovare in Italia una coalizione che comprenda UDC, PD e spezzoni di Alleanza Nazionale.
Ma il bello verrà dopo le nomine degli assessori (scommettiamo?) che saranno dettate più da regole di partito e potere che da qualità tecniche e professionali. Certamente ci saranno tanti altri primi non eletti che entreranno in consiglio comunale con un grande bagaglio culturale e sapranno rappresentare degnamente il degrado politico della nostra città (ovviamente è ironico).
Volete un consiglio allora? Io il nuovo consiglio comunale ve lo sconsiglio proprio…