Il linguaggio della politica e i “Cetto Laqualunque” di turno

Ogni settimana a Molfetta nascono movimenti e associazioni che dovrebbero rappresentare il rinnovamento della politica e il futuro della nostra comunità, con coordinatori giovani, e meno giovani, pronti a salire sulla grande ruota della partitocrazia che gira ormai a vuoto.
Nei giorni scorsi una di queste stelle nascenti “AZZURRO DONNA” per voce della sua giovane responsabile Dott.ssa Annacore Azzollini ci ha fatto conoscere l’aspetto più deleterio del linguaggio della politica; quel linguaggio di parte che, invece di promuovere una rinnovata etica politica e il rispetto per le istituzioni, ha introdotto un’altra infima pagina di disinformazione.
Finché la censura e la disinformazione provengono dalla stampa di regime e dai servi del potente di turno, non ci meraviglia più di tanto, esempi ne abbiamo tanti; ma quando la disinformazione, travestita da propaganda politica, proviene da giovani responsabili di neo movimenti politici, allora questo deve preoccuparci e indignarci.
Siamo consapevoli che, anche in questa città, viviamo in una sorta di campagna elettorale permanente e tutti dicono e possono dire di tutto ma, almeno, che si dica la verità e non si faccia solo propaganda, i cittadini hanno diritto di essere informati correttamente.

E’ il caso della suddetta Annacore Azzollini che qualche giorno fa è intervenuta sulla “querelle” delle quote rosa in giunta con queste dichiarazioni:

“Sebbene  mediaticamente fu la giunta Azzollini bis a scivolare lì dove non si doveva e a diventare in prima pagina una giunta di soli uomini, Molfetta non è stato un caso isolato,  numerose sono le giunte di sinistra che non hanno scelto le donne come il comune di Cormano guidato da Roberto Cornelli del Partito Democratico, la provincia di Catania e il comune di Olbia.
Il caso emblematico  è stato il comune di Oristano dove il sindaco donna Angela Nonnis non ha scelto nella sua squadra neanche una donna. Nessuna di queste amministrazioni ha visto ricorsi al Tar proprio in nome di una scelta che ha rispettato la volontà popolare,  il caso di Molfetta è diventato esempio di un ulteriore dimostrazione di come l’opposizione attualmente la si fa nei tribunali e contro le persone”.

Noi non sappiamo come vengono confezionati, firmati e divulgati i comunicati stampa del PDL molfettese e del movimento “AZZURRO DONNA”, però sarebbe il caso di consigliare la dott.ssa Azzollini di leggere attentamente i documenti da cui attinge le notizie perché, se avesse letto attentamente gli statuti dei Comuni di Oristano, Olbia e della Provincia di Catania avrebbe appreso che in nessuno di quelle istituzioni è prevista la presenza dei due sessi nelle nomine degli assessori.

Nel caso del Comune di Cormano lo statuto recita, al comma 1 dell’art.29:
“Gli Assessori sono nominati dal Sindaco anche al di fuori dei componenti del Consiglio, fra i cittadini in possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità alla carica di consigliere tenendo conto dei criteri volti ad assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna.
Invece lo statuto comunale di Molfetta, al comma 1 dell’art.  37, recita:
“Il Sindaco nomina i componenti della Giunta, tra cui il vicesindaco, anche al di fuori dei componenti del Consiglio, fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, di compatibilità ed eleggibilità alla carica di Consigliere e ne dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta successiva alla elezione. E’ salva la facoltà di nomina fiduciaria degli assessori. Il Sindaco, nella formazione della Giunta, assicura la presenza dei due sessi.

Ora, pur con interpretazioni diverse, si potrebbero accomunare i due statuti, ma non si può pretendere di intromettersi nelle scelte politico-amministrative di altre comunità per giustificare una incapacità del nostro primo cittadino nel rispettare la “carta costituzionale” del nostro Comune. Noi non sappiamo e non vogliamo sapere se la comunità cittadina di Cormano abbia o no la sensibilità di far valere il principio delle pari opportunità, invece sappiamo bene che il nostro Sindaco Senatore, insieme a tutta la sua maggioranza, non ha rispetto del nostro statuto.
L’unica possibilità di vittoria in questa vergognosa vicenda, della nomina degli assessori, è la modifica dello statuto; perché non portarlo in Consiglio Comunale per modificarlo?
Dubitiamo che questa soluzione democratica sia nelle intenzioni del nostro Sindaco Senatore, anche perché non avrebbe la maggioranza qualificata.
Ormai, in questa città, è diventata una prassi consolidata, quella di voler governare fuori dalle regole del consiglio comunale, modificando, a proprio piacimento, tutto ciò che è già legge.
Tornando alle dichiarazioni della dott.ssa Annacore Azzollini, pur non riconoscendoci nelle modalità in cui viene svolta l’opposizione consiliare, purtroppo, bisogna riconoscere che il ricorso ai tribunali e alle denunce è rimasto l’unico modo, in questa città, per affermare il rispetto della convivenza civile e delle istituzioni.
Quando la politica viene affidata ai tribunali vuol dire che la politica stessa ha fallito.
In questo momento storico, molto simile a quello degli anni ’90, la nostra città è allo sbando, e in questa situazione di grande incertezza, in mancanza di un progetto politico, prevalgono solo le logiche dei numeri, dell’arroganza al potere, del malaffare e dei “Cetto Laqualunque” di turno.

Link

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi