Il responsabile unico dell’Operazione D’Artagnan, Gip del Tribunale di Trani dott. Francesco Zecchillo, avrebbe evidenziato una sorta di pressione psicologica subita da parte di Azzollini: «la pavidità del Balducci lo portò a commettere i reati per assecondare “i desideri” del sindaco»
«L’interrogatorio di Balducci ha inequivocabilmente dimostrato (perché, tra l’altro, confessato dall’indagato) che le molteplici illegittimità/illiceità consumate gli furono imposte dall’allora sindaco Azzollini; e che se Balducci non si fosse piegato alle imposizioni del sindaco avrebbe subito la revoca dell’incarico e, aggiungiamo noi – dice sempre il gip –anche la perdita di più appetibili incentivi rivenienti da quel particolare incarico. Possiamo discettare quanto vogliamo su questi due aspetti, sta di fatto che la pavidità del Balducci lo portò a commettere dei reati per assecondare “i desiderata” del sindaco. E ci riferiamo in particolare alle illegittime nonché illecite, in quanto ideologicamente false, validazioni dei progetti e alle illegittime nonché illecite varianti in corso d’opera, per non parlare dell’illegittima nonché illecita stipulazione della transazione da 7milioni e 800mila euro. Tutte condotte cementate da un unico scopo: impedire la sospensione o comunque l’interruzione dei lavori di costruzione del nuovo porto stante l’incantierabilità del progetto dovuta alla presenza di ordigni bellici sui fondali interessati all’edificazione. Di questo era pienamente consapevole Balducci, il quale ad esempio mai avrebbe dovuto validare un progetto allo stato degli atti ineseguibile, e per questo non finanziabile dallo Stato. E’ in questa logica di voluta e cosciente sciatteria amministrativa penalmente rilevante – conclude il gip dott. Zecchillo -, che si inseriscono le condotte delittuose rivenienti dalla falsificazione del verbale di collaudo e di quella relativa alla scheda allegata alla nota del 21 novembre 2011 trasmessa al Ministero dell’Interno a riscontro della richiesta di indicazione di alcuni elementi necessari per l’erogazione di altre somme di danaro per finanziare la costruzione del nuovo porto».
Ma l’Ing.Balducci attraverso una nota del suo avvocato Giacomo Ragno smentisce e afferma: …” Durante l’interrogatorio di garanzia del 14/10/2013 cui veniva sottoposto, l’Ing. Balducci rispondeva a tutte le domande allo stesso rivolte dai tre Pubblici Ministeri presenti, respingendo qualsiasi addebito per i fatti contestatigli relativamente alle condotte di propria competenza evidenziando, al più, la mera esistenza di errori formali di alcuni atti determinati esclusivamente da una tempistica ristretta che al Balducci veniva richiesta. Ne consegue che quanto esposto nel ridetto articolo, non corrisponda puntualmente a quanto dichiarato dal mio assistito nella detta sede».