
Un Presidente del Consiglio Comunale, a metà strada tra un “marinaio dalle facile promesse (mai mantenute)” e “lo smemorato di Collegno”. Il Dott. Robert Amato, in carica da quasi due anni, ha “dimenticato” di rendere operativo un “organo collegiale ritenuto indispensabile, dal Consiglio Comunale, per la realizzazione dei fini istituzionali dell’Amministrazione”. Stiamo parlando del tanto discusso “Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali”.
Ebbene, il presidente Amato si è insediato nell’estate del 2022 e il 21 dicembre 2022 il consiglio comunale nomina i due consiglieri che dovrebbero far parte del Comitato (Lanza Girolamo e Felice Spaccavento), operazione necessaria nella parte istituzionale.
Quindi, per rendere operativo il Comitato, rimaneva da preparare l’avviso pubblico per l’adesione delle varie organizzazioni del volontariato e dell’associazionismo di base.
Siamo a maggio 2024 e, ancora oggi, nonostante le varie promesse pubbliche fatte dal presidente Amato, non abbiamo visto alcun bando per il reclutamento dei cittadini che dovrebbero completare l’organigramma del Comitato.
Questa totale indolenza istituzionale, non giustificabile, coinvolge anche il nostro Sindaco che non si è mai strappato le vesti per sollecitare la convocazione di questo importante organo di partecipazione che non si riunisce dall’11 giugno 2019.
È cambiato il Presidente del Consiglio Comunale, ma il sindaco è lo stesso, e dall’insediamento del nuovo consiglio ci sono state ben due delibere di C.C. con cui si è rinnovata l’esigenza di questo Comitato.
La prima delibera è del 29 maggio 2023 (n. 16), e in data odierna è stata pubblicata all’albo pretorio l’ultima delibera del Consiglio del 22 aprile 2024 (n. 11), con cuivengono individuati gli “organi collegiali ritenuti indispensabili”. Leggendo quest’ultima delibera si nota qualcosa di diverso da quella del 2023, e da tutte quelle approvate dal 1997 in poi.
Nell’elenco dei vari organismi approvati c’è il “Comitato Comunale per il monitoraggio dei fenomeni delinquenziali” con la seguente specificazione:
“Istituito con deliberazione del c.c. n.48/97 e modificata con successiva delibera di c.c. n. 37/2014. Assiste il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale nell’analisi e nel monitoraggio di fenomeni delinquenziali”. Per la prima volta, dal 1997, scompare la parte finale dopo “fenomeni delinquenziali”: “in particolare microdelinquenza, criminalità organizzata, narcotraffico e usura”.
Una “dimenticanza” non di poco conto, dal momento che i problemi che interessano Molfetta sono fatti della stessa natura.
Lasciando la nuova dicitura, le competenze del Comitato, e il raggio di azione dello stesso, sono annacquate e rese generiche. Allora il presidente Amato e il Sindaco ci dicano se il ritardo della convocazione e questa grave dimenticanza nel riportare le originarie competenze del Comitato, rappresentano un tentativo di depotenziarlo fino a farlo scomparire?
A questo punto, i consiglieri di opposizioni dovrebbero farsi carico di tutta questa storia, e della mancata convocazione del Comitato, chiedendo l’intervento del Prefetto di Bari.