Il bacino portuale sta diventando una grande discarica delle “imprese del movimento terra”?

Uno degli scenari sullo sfondo del processo sul nuovo porto di Molfetta era la “presunta truffa” sul materiale sversato nel bacino portuale per la costruzione del prolungamento della diga foranea. 
Si scaricava in mare terreno, invece del pietrame previsto dal capitolato d’appalto.
Il timore è che quello scenario si stia riproponendo; il mare risucchia il terreno e lo disperde in un raggio molto ampio. Intanto c’è qualcuno che incassa, più camion si sversano e più si guadagna.
Tanto, a breve, è pronto un nuovo finanziamento per un altro dragaggio. Il movimento terra è tipico di certa “imprenditoria”. Possibile che nessuno, tra politici, forze dell’ordine e Capitaneria di Porto, si accorga di quanto stia avvenendo quotidianamente?

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