E’ suonata anche quest’anno la campanella. Avevamo invano sperato che il passaggio di consegne al Ministero della Pubblica Istruzione potesse farci trovare qualche Dirigente scolastico più consapevole del proprio ruolo e più rispettoso del personale scolastico, invece, ancora una volta, abbiamo fatto i conti con la realtà.
Molti dei nostri capi d’istituto, quelli che una volta si chiamavano Presidi, continuano a mal interpretare la Lg.165/2001, quella legge che gli ha conferito la qualifica “dirigenziale” ma non tutto il potere che qualcuno di loro esercita. Devo purtroppo registrare, sull’altro fronte, una mancanza di consapevolezza da parte del personale della scuola in materia di diritti e doveri nelle rispettive funzioni.
Molto spesso si sviluppano, in talune scuole, dei veri e propri mostri dirigenziali inespugnabili che creano mobbing, stress, conflitti e abbandoni. La scuola sembra essere diventata, ormai, un laboratorio privilegiato per psicologi e sociologi (e ci sarebbe posto anche per la psichiatria); tutta la struttura, dicono, sia a rischio di “dispersione”. Si ritirano e abbandonano la frequenza gli alunni, si trasferiscono docenti e non docenti, entrano in depressione docenti che mal sopportano gli interventi inquisitori del capo d’Istituto, ma nessuno, dico nessuno, lancia la sfida del confronto dialettico, professionale e giuridico con questi signori dirigenti.
Nella mia esperienza sindacale ho dovuto spesso scontrarmi proprio con l’ignoranza giuridica, non solo dei dirigenti ma anche del personale scolastico in genere e soprattutto con quelli che si spacciano per delegati delle R.S.U., ma si fanno votare solo per poter usufruire dei permessi sindacali. Ma ancor più disastroso spesso è l’intervento di qualche sindacalista confederale che fiancheggia il Dirigente nei suoi esercizi di abuso di potere.
Ha fatto bene il neo ministro a rilanciare il progetto dell’Autonomia scolastica, ma farà ancora meglio a mandare in giro per l’Italia qualche Ispettore a verificare cosa accade quotidianamente nelle nostre scuole; non solo in quelle di periferie, ma soprattutto in quelle più accreditate a Roma che ricevono centinaia e centinai di migliaia di Euro per progetti che non hanno mai arricchito culturalmente e professionalmente la scuola. Moltissimi “Presidi” hanno interpretato l’autonomia scolastica come consolidamento della loro qualifica Dirigenziale e mettono in pratica il dettato normativo esercitando in “autonomia” poteri di direzione, di coordinamento, valorizzazione e gestione delle risorse e del personale, funzioni organizzative e amministrative ecc, ecc, dimenticando di leggere e di tenere a mente un passaggio fondamentale; la legge 165/2001 (art. 25) avverte che i Dirigenti assicurano la gestione unitaria dell’Istituzione scolastica sempre nel “rispetto delle competenze degli organi collegiali”.
Purtroppo questa piccola ma fondamentale avvertenza è quotidianamente ignorata dai capi d’istituto. Cominciano allora a fare appalti senza l’approvazione del consiglio d’istituto, mandano in giro ordini di servizio senza aver concordato con il collegio dei docenti il piano delle attività d’Istituto, concordano con il Direttore Amministrativo l’orario di servizio del personale A.T.A, e le loro attività, senza consultare le Rappresentanze sindacali d’Istituto.
Se a questo aggiungiamo la non osservanza delle pur minime regole di trasparenza amministrativa, negando, non solo a semplici docenti, ma anche a membri dei consigli d’Istituto, un semplice verbale della seduta dell’organo collegiale di cui fanno parte, non ci resta che essere preoccupati .
Tra l’altro molti di loro pur presenti in istituto sono sostituiti dai loro “ stretti collaboratori” scelti tra i docenti di fiducia e quando, sia il primo che il secondo, non hanno molta conoscenza della legislazione scolastica, allora sì che cominciano i guai.
Non voglio portarla per le lunghe ma credo sia giunto il momento di frenare un tantino il delirio di onnipotenza di questi Dirigenti che si traduce molto spesso in cattiva gestione dell’istituzione scolastica.
Non è un caso che molte scuole sono state commissariate perché non sono riuscite ad approvare i propri bilanci che, dall’entrata in vigore del Dec. Int. n. 44 del febbraio 2001, si chiamano “Programmi Annuali”.
Altro che indulto, se le Procure d’Italia dovessero entrare nelle scuole di ogni ordine e grado, il nostro Parlamento dovrebbe inventarsi veramente qualcosa di straordinario per evitare che Dirigenti scolastici e D.S.G.A. (ex segretari) finiscano in galere.
Con questa mia prima provocazione vorrei aprire un serio dibattito sulla nostra scuola chiedendo ai lettori di scriverci segnalando situazioni di cattiva gestione scolastica.
20.9.2006
Matteo d’Ingeo
Sorpresi? Questo articolo è stato scritto 6 anni fa ma sembra scritto oggi e, forse, la situazione è anche peggiorata.
Direi che il problema è diffuso, per esperienza personale è più accentuato nella scuola primaria
non ho capito se D’ingeo parla delle scuole di molfetta o anche della provincia, in tal caso segnalerei due scuole medie di barletta in cui i dirigenti avrebbero bisogno di una ispezione ministeriale.
e ci risiamo.il lupo cambia il pelo ma non il vizio.Appena dici qualcosa che disturba i redattori di quindici ecco che scatta la cnsura e non pubblicano l’opinione espressa,come è accaduto a me proprio oggi,Ma che c… scrivono a fare esprimi la tua opinione? E anche questa volta non sono stato nè volgare nè tantomeno offensivo.Ma poi vengono a parlare di rifondazione della sinistra a molfetta.è TUTTA DA RIFARE INVECE LA SINISTRA.
Lavoro in una scuola primaria nella provincia di Novara e oggi siamo state convocate dal nostro DS per discutere degli scrutini finali, (mezz’ora per classe). Verso mezzogiorno ci ha comunicato che a partire da lunedì 16 giugno 2008 che tutti i docenti della scuola primaria saranno obbligati stare in servizio dalle ore 9,00 alle ore 12,00 fino al 30 giugno. Io mi chiedo se un DS può fare tutto questo visto che le attività erano state programmate all’inizio dell’anno
Carissima utente n.4, ovunque tu sia, in qualunque scuola che abbia questo tipo di Dirigenza, credo sia necessario rimandare al mittente un ordine di servizio come quello di cui parli. Le attività di non insegnamento da svolgere quando non c’è attività didattica frontale con gli alunni è programmata e deliberata dal Collegio dei docenti a settembre. Qualsiasi altra “proposta” e dico proposta del Dirigente deve essere deliberata dal collegio. Solo in casi straordinari ma con motivazione documentata il Dirigente potrebbe convocare il personale scolastico fuori dal programma di attività deliberarto democraticamente dall’organo collegiale preposto. quindi questi dirigenti devono darsi una regolata perchè tutto questo potere, dopo tutto, glielo danno i collegi dei docenti pecoroni e “fannulloni”.
oggi un “dirigente” mi ha privato della gestione dei corsi di recupero perchè la titolare di cattedra ha capito che ci perdeva a non farli ed ha inventato una serie di storie assurde minacciandomi che,se fossero stati bocciati gli alunni(trattasi di quinte) avrebbero ricorso contro di me(docente di recupero) perchè non faccio lezione integralmente in L2 ma metà e metà(che accusa assurda!!!!!!!!!!!!)
incredibile ma vero ho dovuto rinunciare con piacere
però mi resta una sola ferita da questa battagli:hanno offeso,senza averne competenza,la mia professionalità e la mia dignità
potevano farlo????????????NO
però lo hanno fatto
questo è ABUSO DI POTERE
uno dei tanti che si consumano ogni giorno nel silenzio
CON I DOCENTI PRECARI che la PIGLIANO SEMPRE LI’
non so se vi sembra giusto
A ME NO!
Oggi il mio Dirigente Scolastico in pieno Collegio dei Docenti non ha fatto mettere ai voti una proposta di un docente che riguardava la scelta del registro personale.E' stato portato in collegio un modello fatto dal Team Presidenziale( così vengono chiamate le insegnanti che lavorano fianco a fianco con la Dirigente) dove veniva richiesta la registrazione delle assenze orarie(materia per materia) degli alunni e la registrazione delle attività giornaliere(premetto che siamo docenti di scuola primaria).Questi due punti sono stati contestati dai docenti che a stento hanno potuto esprimere la loro opinione e si sono sentiti dire che su questi due punti la legge( mi chiedo quale legge??????????) era chiara e che sarebbe stata irremovibile su tali punti.
La collega aveva chiesto di mettere ai voti la sua proposta e cioè quella di elimanare le pagine relative ai punti suddetti ma la Dirigente (secondo me in pieno abuso di potere) non ha permesso la votazione.Alla fine dopo un Collegio durato più di tre ore (17,15/20,40) è stato rimandato a domani alle ore 14,30.
Non sto qui a raccontare altri eventi di abuso e di offese fatte in riunioni collegiali…Mi chiedo:- Si vuole un corpo docente demotivato….stressato….avvilito….esaurito….piuttosto che docenti che vanno a scuola con l'entusiasmo e la voglia di lavorare con bambini così piccoli ??????Oggi i Dirigenti pensano solo ai Progetti, ai soldi ai contenziosi alle denunce e nn si preoccupano più del bene fondamentale degli alunni e perchè no…anche dei docenti!!!
Dimenticavo di dire che faccio parte di una Direzione Didattica della città di Palermo
Oggi 16 novembre 2010 vi rendo noto di alcuni fatti avvenuti durante l'aggiornamento del collegio dei docenti che doveva essere fatto in data 15 ottobre ma che poi è stato aggiornato a sabato e ribadisco sabato 16 ottobre. Pronte a far mettere ai voti una proposta di un docente…….le insegnanti sono state zittite dal dirigente scolastico con parole del tipo…….non vi do la parola….non potete parlare……si passa alla votazione delle mie proposte di registro personale dei docenti…….ma alcune mie colleghe con la mano alzata hanno continuato a chiedere la parola che sistematicamente non è stata data da DS.Una collega alzatasi e avvicinatasi al segretario verbalizzante per far verbalizzare tale abuso ( cioè quello di non poter parlare e di non poter fare nemmeno una dichiarazione di voto) è stata accusata dalla dirigente di averla aggredita ripeto aggredita. A questo punto tutte le colleghe, me compresa , ci siamo alzate e abbiamo detto a gran voce che quello che la DS affermava era un falso.La DS continuava a gridare al microfono parole che non potevano essere sentite per via del caos che si era venuto a creare e al sopravvenire di malesseri generali ( molte colleghe si sono sentite male) sbraitava dicendo di sederci e di non prestare soccorso poichè avrebbe detto lei chi avrebbe aiutato le colleghe che nel frattempo erano in preda a svenimenti ,attacchi di panico ecc…Avvilite, stanche , stressate siamo uscite nel giardino della scuola e subito si è chiamato l'ambulanza e la polizia.
questi i fatti avvenuti quel giorno…….adesso ci siamo affidate a un avvocato siamo state accusate di abbandono di posto di lavoro……..
Io mi chiedo ma possibile che in italia paese democratico possano capitare queste cose????????E soprattuto che vengano permessi tali illeciti e abusi di potere??????????Possibile che nessuno possa ascoltare il grido di aiuto di un corpo docente formato da più di 40 persone????????Possibile che ci sentiamo lasciate sole in questa situazione così incresciosa?????..P.S. dimenticavo di dire che il fatto è stato messo sul gionale della città di palermo ma nessun organo e nessuna persona si è degnato a tutt'oggi di fare controlli o ispezioni…….e dire che la nostra DS è una di quei 426 presidi del concorso annullato nella regione sicilia!!!!