Il Regolamento IMU, varato dal Consiglio Comunale in data 30 luglio 2012, introduce per Molfetta un nuovo concetto giuridico di “soggetto passivo di imposta” sugli immobili : il proprietario di “immobili contigui”, adibiti ad “abitazione principale”.
I fortunati possessori di abitazioni contigue e diversamente accatastate, già garantiti dalla più vantaggiosa rendita immobiliare, grazie all’articolo 5 del Regolamento IMU, con la sola dichiarazione (?) di uso abitativo principale dei due o tre appartamenti “contigui”, si avvantaggeranno , ulteriormente, della aliquota fiscale agevolata del 6 per mille sulla rendita, contro quella ordinaria dell’ 8,80 per mille.
Insomma, basta semplicemente dichiarare che al mattino faccio colazione nell’appartamento A, il pomeriggio la pennichella in quello B, la notte dormo in quello C e… a fare i bisogni corporali mi reco dove più mi stimola…., per ottenere il vantaggio fiscale, in barba ai possessori di appartamenti unitamente accatastati. E’ pur vero che gli immobili “contigui” dovranno essere “accatastabili”, però non è dato sapere come e quando. E’ palese che ci troviamo di fronte ad una vera “Alchimia Tributaria Municipale”.
Basterebbe consultare il sito internet della Agenzia delle Entrate, per comprendere che per “abitazione principale” si intende solo quella “unitariamente accatastata” con la categoria “A” ( con le pertinenze di categoria “C” ).
Quello che preoccupa, però, è il mutismo assordante dei partiti/consiglieri di opposizione. Cui Prodest?
Nella benevola ipotesi della “sbadataggine”… di alcuni consiglieri comunali, si suggerisce loro di formulare una formale osservazione, nelle more della pubblicazione del deliberato regolamento, che ponga la questione di legittimità dell’art. 5 del Regolamento IMU.
Ove, poi, fosse proceduralmente possibile, si proponga un emendamento all’articolo 5 che così reciti: Agli immobili contigui alla abitazione principale, se ancora distintamente accatastati, ma di proprietà del medesimo soggetto passivo di imposta, dal momento in cui risulterà in catasto l’ avvenuta fusione delle unità immobiliari, sarà applicata l’aliquota agevolata.
Riusciranno i nostri Eroi? Attendiamo fiduciosi un riscontro, o un chiarimento tecnico-politico convincente.
GiuFio
Ringraziamo il cittadino GiuFio, che ci segue con assiduità e attenzione, per questo suo contributo già anticipato il 4/8/2012 alle ore 19.50 in altro nostro post : http://liberatorio.altervista.org/specialita-molfettese-in-via-rattazzi-si-insaporiscono-i-meloni-abusivi/. Lo avevamo invitato a trasformare quel suo commento in un post e dopo le ferie lo ha fatto. Speriamo che anche altri nostri lettori ci inviino loro interventi. Grazie ancora.
Inviato il 04/08/2012 alle 19:50
Caro Liberatorio, quel che maggiormente rammarica non è la evidente “tolleranza” degli organi politico-governativi all’ “invasione ortofrutticola”, che richiederebbe norme del Codice della Strada ad hoc per la sola città di Molfetta, ma la “sterile lamentela” ed inerzia del Molfettese “medio” nel rivendicare i propri diritti.
Non si esclude ,ovviamente ,una franca “timidezza” delle Forze di Polizia Locale ( e non solo….) nella VIGILANZA e TUTELA DEI DIRITTI COMUNI .
In tal modo, diviene automatco l’esercizio dell’”USUCAPIONE ATIPICO” : basta mettere il “cappello” su uno spazio pubblico per vedersi riconosciuto il diritto di “UTILIZZO ESCLUSIVO”.
Pensate al bagnasciuga delle spiaggie della prima cala e ..non solo ( per caso i “fortunati” gestori della “Piscina Comunale-new Village”, che, come si suol dire, ” dove hanno fatto l’inverno….si stanno rifacendo pure l’estate?…..).
E IO PAGO……diceva De Curtis Antonio !
Sperando di non uscire “fuori traccia” , caro Movimento Liberatorio, invito ora ad “attenzionarsi” sul nuovo regolamento IMU……di recente approvazione.
Non si riesce proprio a comprendere come il Consiglio Comunale, sotto sotto, abbia fatto approvare una clausola francamente INIQUA, e forse ILLEGITTIMA …( artiolo n° 5 del Regolamento IMU ):
In sostanza, i fortunati possessori di doppi o tripli appartamenti “contigui” ( e badate bene, quelli della categoria catastale ” A” ,e non le pertinenze “C” ) potranno ( in barba alla legge tributaria ) avvantaggiarsi della agevolazione fiscale per “abitazione principale” ( audite, audite ) se gli stessi appartamenti sono “unitamente accatasta..bili”( e non, di fatto, già accatastati come UNICA abitazione….)
Tanto alla faccia di chi ( meno “fortunato” ) dispone di due appartamenti NON CONTIGUI, che dovrà caricarsi del peso dell’aliquota dell’ 8,80 per mille…..
Inutile dire che tanto sembra sia “passato” in un sottile ” dis-interesse Bipartisan”……
Ovviamente si attendono, umilmente, smentite o chiarimenti convincenti sul tema !