Giornata della Memoria e Impegno: il Presidio di Libera a Potenza


190320112432 copiadi Roberta Carlucci – www.laltramolfetta.it

La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime di Mafia è un appuntamento annuale che si realizza da ormai sedici anni grazie alla ferma volontà e alle energie profuse instancabilmente ed ininterrottamente da "Libera – Associazioni Nomi e Numeri contro le Mafie", fondata nel 1995 e presieduta da don Luigi Ciotti.
La data fissata per la detta Giornata è il 21 Marzo, che resta sempre per l’associazione un giorno di manifestazioni, riflessioni, confronti, anche se spesso la vera Giornata, che riunisce tutti i presidi italiani di Libera e si tiene ogni anno in un capoluogo di regione o provincia differente, si svolge tassativamente nel sabato immediatamente precedente o successivo al 21, posto che per coincidenza il 21 di quell’anno non sia un sabato. 
Quest’anno è stata scelta come data sabato 19 Marzo e come capoluogo Potenza.
Una città recentemente piagata dai tremendi risvolti della tragedia di Elisa Claps, sulle cui indagini ha personalmente chiesto di fare luce don Marcello Cozzi, coordinatore di Libera – Basilicata. Sono accorsi in ottantamila da tutta Italia, compreso il Presidio molfettese di Libera con le rappresentanze di Arci, Casa della Pace, Teatrermitage, Liberatorio Politico, singoli cittadini e, al loro fianco, un nutrito gruppo di ragazzi delle classi liceali del Classico, accompagnati dalla professoressa Giovanna Musolino, che da tempo hanno dato vita a un sodalizio progettuale con il Presidio. In delegazioni autonome, hanno partecipato alla manifestazione anche altri istituti scolastici di Molfetta, tra cui l’Istituto Professionale “Don Tonino Bello”. 
A Potenza c’erano scuole, associazioni, singoli cittadini, armati solo di bandiere di Libera, della Pace e dell’Italia (vista la vicina ricorrenza dei 150 anni dall’Unità), di cartelloni e striscioni con significative citazioni o frasi contro le mafie, di tanta forza e buona volontà dato che i kilometri da percorrere a piedi erano tanti e spesso in salita. Ma questa gente di ogni luogo, ogni età, ogni estrazione sociale non ha badato alla fatica ma piuttosto allo spirito di unità contro tutte le mafie e le illegalità.
Con questo spirito si è snodato per le strade del capoluogo lucano il corteo della Marcia della Legalità, evento che di consuetudine apre la Giornata della Memoria e dell’Impegno. Il corteo è confluito in una grande piazza nei pressi della sede della Regione Basilicata, dove erano stati allestiti gli stand di Libera nonchè il palco. Da lì sono intervenuti vari relatori e poi una serie di eminenti esponenti della migliore società civile italiana per leggere i nomi delle vittime di mafia, una tragica lista che purtroppo ogni anno si allunga e alla quale a breve potrebbe essere aggiunto il nome del sindaco Giovanni Carnicella, se gli verrà riconosciuto lo status di vittima di mafia e del dovere. 
L’intervento conclusivo è stato affidato come sempre a Don Luigi Ciotti che, con al fianco la madre di Elisa Claps, ha chiesto giustizia per la povera ragazza ma ha anche parlato della campagna ancora in corso di Libera denominata “Corrotti” (info su www.libera.it) e delle innumerevoli problematiche italiane dovute all’illegalità e alle mafie, di cui in primis i nostri governanti dovrebbero seriamente occuparsi. Un discorso di trenta minuti denso e significativo in ogni suo punto. I minuti sono fluiti veloci data la godibilità e la condivisibilità delle parole di Don Ciotti, un comunicatore abile, che sa centrare le problematiche utilizzando le giuste locuzioni e dando un peso concreto ad ogni sillaba che pronuncia. 
La Giornata è continuata con i seminari pomeridiani tenutisi in sedi varie nei pressi della piazza dove era collocato il palco. 
Inoltre il 21 marzo  a Molfetta il Presidio di Libera, in collaborazione con l'associazione Play Reverse, hanno proseguito la testimonianza di Potenza con la lettura delle 44 vittime di mafia pugliesi e di alcuni scritti letterari attinenti alle tematiche di mafia e legalità. La lettura è avvenuta in piazza Paradiso, un luogo emblematico della storia cittadina, se si pensa agli spiacevoli episodi degli anni Novanta legati alle famiglie malavitose di allora. Perchè anche Molfetta ha avuto e ha le sue mafie. 
Quelle del 19 e del 21 Marzo sono state ore importanti per chi c’era, per chi avrebbe voluto esserci, per chi ha seguito la diretta dell’evento, per quelli che non c’erano e ignorano la problematica, perchè chi era lì lotta anche per loro tutti i giorni dell’anno. Un concentrato di vissuti che ha aperto ogni canale dell’emotività ed ha corroborato in ognuno la voglia di resistere, lottare, cambiare in questo nostro meraviglioso Paese, tante volte stuprato dalle mafie e dalle più disparante e spesso silenti illegalità. 

Video:

Libera 1/2 Don Luigi Ciotti: ''lo Stato favorisce le mafie''

Libera 2/2 Don Luigi Ciotti: ''lo Stato favorisce le mafie''

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