Scritto da Readazione (www.ilfatto.net/…)
Molfetta- La zona artigianale della città sembra porprio essersi trasformata in un vero e proprio "bancomat" al servizio della criminalità organizzata che non esita a pianificare azioni in grande stile per impadronirsi di grosse somme di denaro. Questa volta ad essere presa di mira è stata la cassa continua dello sportello bancario situato all’interno del Fashion District Molfetta Outlet.
Come era già successo nel centro distribuzione Alta Sfera, oltre che nel parco divertimenti Miragica e nel centro commerciale Mongolfiera, la banda ha utilizzato un escavatore per aprirsi un varco e poi asportare la cassa il cui contenuto non è stato ancora quantificato ma dovrebbe trattarsi di una grossa cifra considerando gli incassi dei primi due giorni di saldi.
I malviventi, almeno sei persone a volto coperto, sono entrati in azione attorno all’una e mezza di questa notte. A bordo di una Wolksvagen Polo, di un’Audi di grossa cilindarata, di un camion e dell’escavatore, hanno raggiunto il centro commerciale e hanno sfondato il cancello d’ingresso principale puntando subito alla cassa continua posta ad una decina di metri dal punto dal quale erano entrati.
Di quanto stava avvenendo si è accorta la guardia giurata che si trovava all’interno del Fashion District per il consueto turno di controllo: il vigilante ha tentato di raggiungere i banditi ma gli è stato impossibile poichè questi, avendo pianificato ogni mossa, avevano parcheggiato la Polo in maniera tale da impedire l’apertura della porta degli uffici. Questa mossa non ha però scoraggiato la guardia giurata che, dopo aver dato l’allarme, è salita sul tetto del Fashion e ha cominciato a sparare verso i rapinatori che a loro volta hanno risposto al fuoco: sul terreno sono stati ritrovati i bossoli di ben 26 colpi sparati dal vigilante e sei di fucile e quattro di pistola esplosi dai malviventi. Nel conflitto a fuoco nessuno è rimasto ferito.
I banditi dopo aver asportato la cassa si sono dati alla fuga utilizzando l’Audi e il camion. Ai carabinieri, giunti sul posto pochi minuti dopo il termine dell’azione malavitosa, non è restato altro da fare che avviare le indagini partendo dal racconto della guardia giurata e dall’analisi dei filmati del sistema di videosorveglianza. Sequestrata anche la Polo, abbandonata sul posto e risultata rubata a giugno del 2009 a Noci e l’escavatore rubato pochi mesi fa ad Acquaviva.