La campagna olivicola in corso si presenta con una serie di problemi legati alla sicurezza nel territorio delle province di Bari e Bat, in particolare nei comuni di Molfetta, Ruvo di Puglia, Corato ed Andria, dove si sono verificati furti di carichi di olio di oliva, in transito su autocisterne, pur se scortate da vigilanza privata.
In una lettera inviata ai prefetti di Bari e Bat, Fedagri Confcooperative Puglia denuncia questa situazione che «potrebbe creare danni seri ed irreparabili alle cooperative e ai produttori del settore, che in una fase critica come quella attuale, oltre ad essere alle prese con le crisi di mercato, devono fronteggiare anche questi fenomeni criminali sempre più frequenti».
Il presidente regionale di Fedagri Puglia, Santo Ingrosso, chiede quindi «interventi urgenti al fine di reprimere e scoraggiare quanto prima il diffondersi di tali fenomeni». Chiede, inoltre, «la convocazione di un incontro per concordare azioni efficaci in grado di combattere e stroncare questi eventi».
Confcooperative Puglia è l’associazione del movimento cooperativo più rappresentativa sul territorio regionale: vi aderiscono a Confcooperative più di 300 cooperative agricole e agroalimentari. Di queste circa 50 sono quelle del settore olivicolo, con una base sociale di 20 mila soci e più di 200 addetti. La cooperazione olivicola da sempre ha assolto la propria funzione sociale attraverso la valorizzazione e la promozione di un prodotto che fa della Puglia la più importante regione olivicola italiana.
La mafia dell'olio
Sulle etichette c'è scritto "olio extravergine di oliva" e "made in Italy". In realtà è il risultato di disinvolte miscele di oli che vengono da Tunisia, Spagna, Grecia. Oli spesso difettosi ma soprattutto straordinariamente convenienti per i signori di questa "agromafia". Ma ora una maxi-inchiesta che Repubblica è in grado di rivelare sta per smascherare la filiera taroccata…
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