Ieri il blitz che ha smantellato il commercio ambulante a Molfetta.
di Lorenzo Pisani (www.molfettalive.it/…)
Il posto fisso: un sogno per la stragrande maggioranza degli italiani. Una realtà per alcuni venditori ambulanti molfettesi finiti ieri nel mirino della procura della repubblica.
Il loro era più di un posto fisso. Ci avevano messo radici e come un albero ogni giorno crescevano un po’ di più. In modo impercettibile, ma costante. Prima il marciapiede, poi la strada, poi lo scivolo per i disabili. Con i residenti a guardare. E a comprare. Sì, perché il successo degli ambulanti l’hanno decretato in questi anni i consumatori, attratti dai prezzi e incuranti delle condizioni in cui veniva conservata o esposta la merce.
Non c’era quartiere che non ne avesse uno di questi banchi vendita. E magari a pochi passi da chi per commerciare gli stessi prodotti aveva trovato un locale, pagato l’affitto, emesso uno scontrino e fatto fronte alle spese di manutenzione, frigorifero compreso. E pazienza se ogni tanto uno di loro abbassava le saracinesche.
La magistratura ha scritto ieri la parola fine a questo fenomeno. Ha individuato cinque categorie di presunti illeciti e sta già vagliando la posizione dei 28 negozianti che hanno dovuto lasciare tende e gazebo.
Alcuni sono corsi a Palazzo di Città per protestare contro il mancato rinnovo delle licenze, riferiscono i carabinieri. Non è dato sapere al momento cosa avrebbero risposto gli uffici comunali.
In questi anni non hanno certo brillato per celerità. Il piano del commercio è scaduto da circa due mesi, eppure lo scorso novembre la relazione dell’assessore Anna Maria Brattoli recitava che l’iter per il suo rinnovo procedeva «con forte anticipo rispetto ai tempi di scadenza del precedente documento di programmazione». Si era arrivati in consiglio comunale d’urgenza e su richiesta dell’opposizione, dopo un’estate calda. Anche di incendi dolosi.
«Nessuna urgenza di approvare l’aggiornamento del piano prima della sua scadenza», la risposta della maggioranza. Di lì a poco sarebbe fioccato l’ennesimo esposto, a opera del Liberatorio Politico.
Qualche giorno fa alcuni consiglieri di opposizione erano nuovamente tornati sull’argomento, chiedendo un altro consiglio comunale a tema. Poi è arrivato il blitz. E ha cambiato tutto.