di FRANCESCA RUSSI – bari.repubblica.it
Forconi, arriva la seconda tranche di arresti. Sono 20 le misure cautelari emesse dall’ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani su richiesta della procura di Trani. Dall’alba è in corso la grossa operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Bari in tutto l’area del nord barese. A finire nei guai sono 20 persone che a dicembre scorso aderirono alla protesta dei forconi bloccando il traffico e le attività commerciali. A Barletta, Molfetta, Bisceglie e Canosa di Puglia uffici pubblici, centri commerciali e negozi furono costretti ad abbassare la saracinesca sotto minaccia. Sono 6 gli arresti domiciliari e 14 gli obblighi di dimora a carico di altrettante persone di Molfetta, Andria, Bisceglie e Canosa di Puglia, di età compresa tra i 18 ed i 47 anni, tra cui alcuni esponenti di Forza Nuova e soggetti già noti alle forze di polizia. Le accuse vanno dalla violenza privata aggravata all’interruzione di pubblico servizio, contestata nel caso più grave verificatosi nell’ufficio postale di Canosa di Puglia dove 6 persone, tra cui alcuni appartenenti al movimento di estrema destra Forza Nuova, hanno fatto irruzione iniziando a minacciare i presenti, strappando le affissioni interne e provocando il malore di una persona anziana. Per loro sono scattati gli arresti domiciliari.
Gli altri episodi a Molfetta, dove i centri commerciali sono stati costretti a chiudere e a Barletta, dove a subire la protesta sono stati gli ambulanti delle bancarelle presenti in occasione della Festa di Santa Lucia. In tutto 14 gli obblighi di dimora notificati per questi fatti.
I fatti più gravi quelli accaduti a Canosa di Puglia l’11 dicembre. Alle 11 del mattino un gruppo composto da sei persone fa irruzione nell’ufficio postale: minaccia i dipendenti, stacca manifesti dalle pareti e comincia a gridare. L’espisodio è stato riferito in conferenza stampa dal Procuratore Capo, Carlo Maria Capristo, e del comandante provinciale dei Carabinieri di Bari, Rosario Castello.
“Parassiti, voi state comodi perché il 27 di ogni mese prendete lo stipendio, noi invece non abbiamo lavoro, siamo disoccupati, non possiamo mettere il pane sulla tavola per i nostri figli, dovete chiudere, dovete chiudere”. I cittadini in coda agli sportelli vanno via, un’anziana avverte un malore, l’ufficio è costretto ad abbassare le saracinesche.
I 6 responsabili vengono individuati grazie alle testimonianze e ai video delle telecamere dell’ufficio. Due di loro sono i coordinatori di Forza Nuova a Canosa di Puglia. Oggi sono stati arrestati. Ai domiciliari sono finiti Francesco Scardi, 42 anni, Francesco Malcangio, 36 anni, Giuseppe Barnabà, 42, Claudio D’acquino, 38 anni, Fabio D’Acquino, 24 anni, e Pasquale Chieco, 30 anni.
“I fatti accaduti a Canosa di Puglia – scrive il giudice del tribunale di Trani Francesco Messina che ha disposto il provvedimento di custodia cautelare – sono inquietanti perché appaiono del tutto avulsi dai metodi consentiti per la lecita attività di rivendicazione politica ed economica, e hanno condizionato in modo grave le scelte e la libertà di movimento di un numero notevole di cittadini in un luogo peculiare per la vita cittadina: l’ufficio postale”.