Foggia, smantellata banda di spacciatori: nel gruppo anche una donna di 29 anni

fonte: bari.repubblica.it

FOGGIA – Indagando su un gruppo di spacciatori di droga già sgominato e dopo aver sventato un agguato programmato, i carabinieri della compagnia di Vico del Gargano si sono trovati di fronte a un altro gruppo criminale rivale del primo.

I militari, con il supporto dello Squadrone eliportato Cacciatori Puglia e del sesto nucleo Elicotteristi di Bari, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di quattro persone, tutte residenti a Vico, ritenute responsabili in concorso tra loro di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Si tratta di Leonardo Liberti, 55 anni, Alessandro Delli Muti, 46, e Lorenzo Gurliaccio, 47, mentre è stata sottoposta all’obbligo di dimora una donna di 29 anni.

Le indagini hanno preso le mosse da un’altra attività, già da tempo avviata, che nel febbraio del 2017 aveva portato all’arresto in flagranza di reato di quattro persone, tra le quali Donato Elia Monaco che, dopo aver acquistato a San Severo da un pregiudicato una pistola mitragliatrice Skorpion calibro 7,65 parabellum, completa di due caricatori e 30 cartucce, erano state intercettate e bloccate dai militari dell’arma mentre, a bordo della loro auto, la stavano portando a Vico. Il loro piano era quello di uccidere proprio Leonardo Liberti, che non si era piegato alla loro pretesa di esclusività nel controllo della lucrosa piazza di spaccio, continuando ad agire in proprio insieme ai suoi complici.

Le indagini al tempo effettuate nei confronti di Donato Elia Monaco e del suo gruppo, insieme alle loro intenzioni inequivocabili, ha portato alla luce l’esistenza a Vico del Gargano di un secondo gruppo criminale dedito allo spaccio su larga scala e molto remunerativo di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), in netta contrapposizione a quello già indagato. La scoperta ha quindi consentito di espandere il quadro investigativo, anche grazie numerosi sequestri e riscontri.

Nelle intercettazioni svolte nell’ambito dell’operazione denominata Santa Muerte, si è posta in evidenza proprio la figura di Liberti punto di riferimento di questo secondo gruppo e quella del suo braccio destro Delli Muti, pregiudicato. “Delli Muti – scrive il gip nell’ordinanza – manifesta una personalità incline alla violazione della legge e nelle conversazioni si manifesta anche propenso all’utilizzo della forza fisica per recuperare il denaro dovuto per le cessioni. Quanto al Liberti, i precedenti penali per reati contro la persona mettono in evidenza una propensione spiccata alla violenza ed un’indole predisposta all’uso della forza”.

Gurliaccio, invece, inizialmente inseritosi nel gruppo grazie all’amico Delli Muti, a seguito dell’arresto in flagranza di quest’ultimo, il 21 luglio dello scorso anno per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di una pistola modificata, ne avrebbe ereditato la clientela, rifornendola anche direttamente nella propria abitazione, in concorso con la compagna convivente. Era stata proprio lei, in occasione di una perquisizione domiciliare, a ritardare l’ingresso dei carabinieri e a gettare lo stupefacente, poi recuperato, nel water. Un particolare che aveva dimostrato come la stessa non solo fosse consapevole dell’attività di spaccio del compagno, ma che concorresse nella detenzione dello stupefacente.

Determinante nella ricostruzione delle dinamiche interne all’organizzazione è stata poi la circostanza che gli assuntori che contattavano Gurliaccio risultavano essere contemporaneamente clienti anche degli altri indagati. Nel corso delle indagini i carabinieri e la Procura hanno riscontrato oltre un centinaio di episodi di spaccio e sequestrato, complessivamente, 190 dosi di cocaina, 80 dosi di marijuana e 20 di hashish, rinvenuto e sequestrato una pistola scacciacani, modificata e resa perfettamente funzionante ed offensiva con munizionamento calibro 7,65.

La Procura della Repubblica di Foggia e i carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano, pertanto, ritengono di aver stroncato l’ascesa di un pericoloso gruppo criminale in espansione. Vico del Gargano si è quindi confermato centro di approvvigionamento importantissimo, con un ruolo centrale nelle dinamiche criminali e delinquenziali del promontorio del Gargano, specie per ciò che riguarda la sua parte settentrionale, e sicuramente la più rifornita piazza di spaccio per tutti i paesi limitrofi.

Questi alcuni frammenti di intercettazione utili a comprendere la spregiudicatezza degli indagati.”La coca che ho pigliato ultimamente…Cavolo era buona! Pulita! Precisa!”; “Te la dovevi far dare tutta in un pezzo! Poi te la dovevi aggiustare tu! Perché a bustine già fatte?”. “Non ho niente in casa! Noi siamo puliti, giusto? Noi siamo puliti, cioè tu sai che io non ho niente, no?”.

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi