Foggia, fuga da film dal carcere: 80 evadono, 23 ancora ricercati. Caccia all’uomo in Molise

Sono 23 i detenuti ancora ricercati dopo essere evasi ieri durante la rivolta dal carcere di Foggia.
Complessivamente, durante i disordini, dalla casa circondariale sono evasi una settantina di detenuti: 41 quelli catturati nella mattinata di ieri, tra Foggia e Bari. Mentre altri 11 sono stati presi nella notte. Le ricerche degli altri 23 sono state estese anche in Molise dove alcuni evasi avrebbero trovato rifugio. Attualmente il piazzale antistante il carcere foggiano è presidiato da un numero imponente di forze di polizia.

Ci sono anche un omicida e tre persone legate alla magia garganica tra i 23 ricercati evasi ieri dal carcere di Foggia durante la rivolta dei detenuti.
L’omicida è Cristoforo Aghilar, il 36enne che il 28 ottobre scorso ha ucciso ad Orta Nova, nel Foggiano, Filomena Bruno, 53 anni, mamma della sua ex fidanzata.
Tra i ricercati ci sono che tre detenuti di Mattinata (Foggia) legati al clan della mafia garganica: uno era in carcere per droga, uno per un assalto a un blindato e un altro per un tentato omicidio.
A quanto si apprende da fonti investigative, sono 77 i detenuti che sono riusciti a fuggire approfittando dei disordini, 54 quelli già catturati tra cui due che si sono costituti. Al momento per tutti l’accusa è di evasione, e successivamente sarà analizzata la posizione di ogni singolo detenuto.
In nottata le forze di polizia hanno effettuato una ventina di perquisizioni nel Foggiano. Non è ancora chiaro se la protesta sia nata al momento dell’ora d’aria oppure se i detenuti siano riusciti ad aprire o a farsi aprire le celle per poi riversarsi davanti all’ingresso. Quattrocento quelli che hanno partecipato ai disordini. Devastate due palazzine ma anche l’infermeria e l’archivio del carcere.

LA RIVOLTA – La rivolta è scoppiata questa mattina nel carcere di Foggia dove alcuni detenuti stanno riuscendo ad evadere venendo bloccati poco dopo all’esterno dell’istituto penitenziario dalle forze dell’ordine. A quanto si apprende i detenuti hanno divelto un cancello della ‘block house’, la zona che li separa dalla strada. Molti detenuti si stanno arrampicando sui cancelli del perimetro del carcere. Sul posto polizia, carabinieri e militari dell’esercito.

A quanto si apprende, i detenuti sono in rivolta contro le restrizioni ai colloqui con i parenti imposte per l’emergenza Coronavirus. All’esterno dell’istituto ci sono i parenti di alcuni di loro. I detenuti urlano «indulto, indulto». Inoltre è stata rapinata un’Audi di colore grigio. In 10 sono stati riportati in carcere.

«Vogliamo l’indulto e l’amnistia, non possiamo stare così con il rischio del Coronavirus. Noi viviamo peggio di voi, viviamo nell’inferno». Così uno dei detenuti che questa mattina ha partecipato alla rivolta nel carcere di Foggia. Nella casa circondariale attualmente ci sono 608 detenuti, numero al di sopra della capienza ottimale che sarebbe di 365.
«La situazione è critica, gli assistenti che non vogliono lavorare, ci tengono chiusi 24 ore su 24. Ci trattano come animali», ha detto un giovane detenuto che durante la protesta è rimasto ferito al capo. «Gli animali – ha commentato – vengono trattati meglio di noi».

Nel corso della rivolta nel carcere di Foggia, alcuni detenuti sono saliti sul tetto, altri hanno rotto le finestre, e all’ingresso della casa circondariale è stato appiccato un incendio. Negli scontri con le forze dell’ordine, un detenuto è rimasto ferito alla testa ed è stato portato via in barella.

Alcuni parenti, prima di essere allontanati, hanno cercato di far ragionare i detenuti per riportarli alla calma: «Se fate così è peggio, dovete stare tranquilli», hanno detto loro.
La zona è stata circondata da carabinieri, agenti della polizia e militari dell’esercito. Un elicottero sta sorvolando il carcere.

40 POSTI LETTO INUTILIZZABILI – Durante la rivolta di questa mattina nel carcere di Foggia i detenuti hanno devastato due reparti e la sala informatica della casa circondariale, e hanno infranto numerose vetrate. A quanto si apprende, sarebbero una quarantina i posti letto inutilizzabili dopo i disordini.

Le forze dell’ordine, intanto, stanno rintracciando le persone evase che sarebbero una ventina: quattro detenuti sono stati arrestati a Bari, uno a Cerignola e uno a Orta Nova. Sarebbero invece 16 i detenuti bloccati nelle immediate vicinanze del carcere, questa mattina subito dopo il tentativo di fuga.

fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it

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