Al Comando Compagnia Carabinieri
Al Comando Stazione Carabinieri
Oggetto. Informativa–esposto preventivo contro il sig. Cristoforo Brattoli.
Il sottoscritto Matteo d’Ingeo, nato a Molfetta l’8-6.1957 ed ivi residente in Via Cavour 17, premesso di aver già riferito verbalmente quanto segue, presso codesto Comando Compagnia Carabinieri, espone le seguenti dichiarazioni tendenti a tutelare preventivamente la propria persona e quanti potrebbero esserne coinvolti.
– Nella mattinata di mercoledì 25 ottobre 2006, alle ore 10.20 circa, ero presso l’ufficio protocollo del Comune di Molfetta per depositare una richiesta di utilizzo della sala “B.Finocchiaro” per il prossimo 23 novembre c.a.; dopo questo primo adempimento mi sono recato presso l’ufficio della segreteria del Sindaco per ratificare tale richiesta dal personale preposto.
Nell’avanzare nel corridoio degli uffici di segreteria e del Sindaco all’improvviso è uscito dalla stanza del capo gabinetto Mauro Uva il sig. Brattoli Cristoforo. Dopo lunghi istanti di tensione emotiva consumati in un lungo sguardo tra il sottoscritto e il Brattoli, quest’ultimo si allontanava verso l’uscita del corridoio e lo scrivente entrava nella stanza della segreteria dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco. Erano presenti la signora Rosa ( responsabile dell’ufficio) e la sig.Gemma, di cui non ricordo i cognomi, entrambe risultavano abbastanza scosse, incredule e preoccupate per la presenza del Brattoli e di quell’imprevisto incontro con il sottoscritto.
Subito dopo chiedevo il motivo di quella presenza e il Capo Gabinetto riferiva che il Brattoli si era presentato premettendo che “ non voleva creare problemi” a patto che il Comune lo aiutasse.
Senza approfondire ulteriormente la questione e conclusa l’operazione amministrativa mi recavo verso l’uscita del corridoio degli uffici del Sindaco. Già in lontananza avevo notato il Brattoli che non era andato via, ma era rimasto all’entrata del corridoio poggiato al termosifone posto nelle vicinanze; passatogli davanti ho guadagnato l’uscita e lui mi ha seguito scendendo le scale e incrociandomi subito dopo la prima campata del corridoio della portineria. All’altezza della cancellata che porta alla sagrestia della chiesa adiacente il Comune, il Brattoli si è avvicinato a tal punto al mio passo che un suo piede ha tentato di incrociare il mio nel tentativo di farmi inciampare. Mi sono girato bruscamente l’ho guardato negli occhi senza pronunciare parola e lui schivando il mio sguardo usciva dalla prima porta, mentre il sottoscritto usciva dal portone principale. Sulle scale c’era una signora (a me sconosciuta) che puliva con uno straccio il pavimento che a voce alta ha salutato il Brattoli “ ciao Cristoforo come stai?” Quest’ultimo non ha risposto e mentre io scendevo la scalinata per dirigermi verso Corso Umberto per via Carnicella si è messo in sella ad una bicicletta parcheggiata e mi ha affiancato lungo il tragitto. Da quel momento in poi ho avuto l’impressione di essere pedinato e ho cercato di verificarlo. Ho fatto finta di fermarmi a guardare le vetrine dei negozi da Natalicchio fino all’Agenzia di viaggio e dai vetri riscontravo che lui si fermava ogni qualvolta lo facessi io. In quel momento, intanto ho pensato di proseguire per le strade affollate, poi mi sono diretto, passando sul marciapiede del Liceo Classico, verso il comando dei Vigili Urbani proseguendo per via Respa. Naturalmente la preoccupazione per quello che stava accadendo era accentuata dagli sguardi dei passanti che avevano notato questa presenza che non si allontanava dalla mia persona .
Appena nei pressi del Comando dei Vigili sono andato negli uffici dell’Annona al secondo piano, giusto per depistarlo e verificare se continuava a seguirmi. Dopo pochissimi minuti ne sono uscito e lui era ancora fermo tra la scalinata della chiesa S.Teresa e il Comando dei V.U. A quel punto ho pensato all’unica soluzione per potermi liberare di lui e allo stesso tempo di crearmi una eventuale protezione nel caso ce ne fosse stato bisogno. Sono entrato negli uffici dei Vigili Urbani, ho chiesto del Capitano Gadaleta e dopo averlo informato di quello che stava accadendo ho chiesto di poter rimanere qualche istante presso gli uffici fino a quando il Brattoli non si fosse allontanato. Nel frattempo l’agente Bufi Agostino ha controllato due volte se il Brattoli fosse ancora fuori e dopo qualche minuto ho chiesto di poter utilizzare la seconda uscita del Comando che era al momento chiusa. Appena uscito sicuro che il Brattoli fosse rimasto davanti all’altra entrata mi sono diretto a casa, ho telefonato in Caserma e recuperata la mia auto mi sono diretto dal Maggiore Vincenzoni per denunciare verbalmente l’accaduto riservandomi di presentare l’odierno esposto scritto.
Con il presente esposto, che certamente ha carattere preventivo, si segnala la possibilità che Cristoforo Brattoli abbia nei confronti dello scrivente possibili rancori derivanti da denunce e interventi, a mia firma, che hanno riguardato la sua persona.
Si allegano alla presente copie di documenti che potrebbero risultare utili alle eventuali indagini che le S.S.V.V. vorranno intraprendere.
Allegato “A”: Esposto dell’ OSSERVATORIO 7 Luglio sull’illegalità del settembre 1993- Cristoforo Brattoli “ imprenditore di fiducia del Comune”;
Allegato “B” : Richiesta di Costituzione di parte civile nel procedimento di cui sopra;
Allegato “C”: Esposto “ Le valutazioni del Liberatorio Politico sulle elezioni amministrative” dell’8.6.2006;
Allegato “D”: Riflessioni sull’omicidio Carnicella apparso sul Blog del Liberatorio Politico (http://liberatorio.splinder.com/) in data 8 luglio 2006.
Nell’attesa di un positivo riscontro, si rimane a Vostra disposizione.
Molfetta,25.10.2006
E’ assai increscioso quello che leggo. Non vorranno farti diventare un altro Saviano! Spero che le autorità competenti adottino i provvedimenti del caso.