
Cade uno dei pilastri dell’accusa nel procedimento in cui Berlusconi è accusato di aver indotto a mentire l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini: Valentina Tripaldi ha accolto la richiesta della difesa e ha dichiarato che quelle telefonate finite agli atti, e sulle quali diversi testimoni avrebbero ancora dovuto deporre, non potranno essere usate ai fini processuali – fonte: Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it
Intercettazioni inutilizzabili e Silvio Berlusconi pronto a sottoporsi all’esame davanti al Tribunale di Bari: andrà avanti così il processo al leader di Forza Italia, accusato di avere indotto l’imprenditore barese Giampaolo Tarantini a mentire sulle serate con le escort che, proprio lui, avrebbe portato nelle residenze dell’ex premier.
La giudice Valentina Tripaldi ha accolto la richiesta della difesa (avvocati Roberto Eustachio Sisto e Federico Cecconi) e ha dichiarato che quelle telefonate finite agli atti, e sulle quali diversi testimoni avrebbero ancora dovuto deporre, non potranno essere usate ai fini processuali.

“Le indagini nell’ambito delle quali sono state disposte – aveva eccepito l’avvocato Sisto – riguardano fatti diversi da quelli di cui oggi si discute e rispetto ai quali non c’è nessun link. I fatti storici oggetto delle autorizzazioni ad intercettare concessi dal gip, e delle successive proroghe, non hanno alcun collegamento con le ipotesi di reato contestate al presidente Berlusconi“.

E la giudice, alla fine, gli ha dato ragione, facendo venir meno uno dei pilastri su cui si basa la pubblica accusa, inizialmente rappresentata dalla pm Eugenia Pontassuglia e – dopo la sua nomina a procuratrice di Taranto – dal pm Baldo Pisani, che aveva depositato una memoria per opporsi alla richiesta di escludere le intercettazioni.

Grande soddisfazione per la decisione del giudice, è stata espressa dall’avvocato Sisto, che l’ha definita “frutto di attenta e puntuale valutazione delle nostre richieste, in assoluta linea con la giurisprudenza della Suprema Corte“. “Quanto accaduto, anche in considerazione del materiale probatorio acquisito – ha aggiunto il difensore – rafforza il nostro convincimento sulla totale estraneità del Presidente Berlusconi ai fatti in discussione“.

Nelle prossime udienze saranno ascoltati Valter Lavitola, come testimone dell’accusa, Guido Bertolaso (all’epoca dei fatti contestati capo della Protezione civile), Francesco Guarguaglini (ex capo di Finmeccanica) e Paolo Berlusconi, fratello del premier. Silvio Berlusconi, al momento, si è reso disponibile per l’esame dell’imputato.