Emergenza sicurezza e ambulantato: le proposte del Liberatorio

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Una settimana fa avevamo chiesto le dimissioni del sindaco Azzollini per le vergognose affermazioni pronunciate in occasione della commemorazione del sindaco Carnicella e per la sua incapacità nella gestione del territorio a causa del dilagante abusivismo messo in atto da alcune famiglie che gestiscono il commercio ambulante di prodotti ortofrutticoli, e non abbiamo cambiato idea.
Avevamo chiesto la convocazione urgente di un consiglio comunale monotematico sull’ordine pubblico e sicurezza ma, dal palazzo, dopo una settimana, c’è stato  solo un silenzio assordante.
Nel frattempo ci sono state altre tre rapine e l’occupazione del territorio da parte degli ortofrutticoli, di bar ed esercizi di ristorazione in città e in zone demaniali si allarga a macchia d’olio compromettendo ulteriormente la sicurezza dei cittadini sia per la viabilità pedonale che automobilistica.
Crediamo che la misura sia colma e in caso di ulteriori incidenti, oltre il Sindaco,  tutti gli organi preposti al rispetto dell’ordine pubblico, del codice della strada, dell’igiene pubblica e della sicurezza dovranno rispondere con le loro rispettive responsabilità.
Noi apprezziamo le tardive posizioni assunte dal Partito della Rifondazione Comunista e del Partito Democratico che  hanno  richiamato il sindaco  a discutere in Consiglio Comunale il Piano del Commercio e hanno invitato il sindaco a ritirare qualche autorizzazione commerciale a rischio, ma da loro non ci sono state dichiarazioni chiare su che cosa deve cambiare nel Piano del Commercio.

Pertanto ribadiamo al Partito della RC, al PD e all’amministrazione comunale le proposte con le dovute premesse che da oltre due anni ripetiamo e su cui nessuno  si è ancora espresso.

Il Liberatorio Politico vista la difficile situazione in cui versa il settore del commercio ambulante e per  i problemi di ordine pubblico e sicurezza che si sono creati in città,  premesso che:

– nella nostra città da oltre un decennio esiste il problema dell’occupazione abusiva di strade e marciapiedi;
– alcune deliberazioni del Commissario Prefettizio in materia di disciplina del commercio su aree pubbliche hanno aggravato la situazione, creando delle palesi contraddizioni con il rispetto del codice stradale e dell’igiene pubblica;
– numerosi operatori non rispettano il regolamento del Piano del commercio creando disagio alla normale  viabilità e alla sicurezza dei cittadini;
–  questa città ha bisogno di ritrovare una sua immagine più decorosa e rispettosa del bene comune;

considerato che:

–  il centro urbano cittadino risulta ormai quasi invivibile per l’aumento del traffico e la conseguente diminuzione dei parcheggi;
– è diventata cattiva consuetudine, da parte di molti operatori commerciali, non rispettare le ordinanze e i regolamenti comunali che riguardano l’occupazione del suolo pubblico;
– sono venute meno le motivazioni che giustificano l’esistenza dell’ambulantato nel centro urbano, per la presenza di numerosissimi esercizi commerciali che offrono la stessa merce con più garanzia sulla tracciabilità del prodotto e delle condizioni igienico-sanitarie;
– molti commercianti, sia a posto fisso che itineranti, nel non rispettare le norme dell’occupazione del suolo pubblico creano disordine e una cattiva immagine della città che aspira a diventare “Città turistica”;
 
chiede al Sindaco:

– di rivedere il Piano Comunale per la Disciplina del Commercio su aree pubbliche, nella parte riguardante le autorizzazioni ambulanti e l’occupazione del suolo pubblico;
– eliminare totalmente la presenza di ambulanti nel Centro Urbano in un quadrilatero delimitato dalle vie Grittani, Calabrese, Amato, Cozzoli, Mezzina, Pomodoro, Baccarini, P.zza A.Moro, L.da Vinci, Fornari, Balice, Cagliero, G.De Candia, Viale Giovanni XXIII, S.Francesco d’Assisi, Vico 14° M.dei Martiri;
– di promuovere nella restante parte della città e nelle zone d’espansione nuovi spazi urbani destinati al commercio fisso e itinerante;
– di far rispettare nella zona delimitata in precedenza, solo la possibilità di un espositore di tre metri quadri lineari, laddove il codice della strada può consentirlo.
– di non consentire in nessun modo di riportare in Piazza Paradiso alcun tipo di zona mercatale;
Inoltre ribadiamo la necessità di convocare un consiglio comunale e un forum monotematico sui problemi dell’ordine pubblico aprendo la partecipazione alle associazioni e movimenti di base.

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