NON SONO I SERVIZI IGIENICI DEI BOX DEL MERCATO DELL’ABUSO DIFFUSO, LA CHIUSURA DELL’OSPEDALE, LE DIMISSIONI DEL COMANDATE DELLA POLIZIA MUNICIPALE, IL DISSESTO IDROGEOLOGICO, LA CRIMINALITA’, IL TORRINO NANNA, LE INCHIESTE DELLA MAGISTRATURA… QUELLO CHE NON FA PIU’ DORMIRE AZZOLLINI E’ LA POSSIBILE REVOCA DELLA DELEGA PER I LAVORI DI PROSECUZIONE E COMPLETAMENTO DELLA DIGA FORANEA… SPERIAMO SEGUANO A RUOTA ATTI CONCRETI DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI E DELLA PROCURA.
Il cantiere del nuovo porto commerciale
Foto: © n.c.- di Lorenzo Pisani – www.molfettalive.it
Porto, stop dalla Regione alla gestione del Comune
Il Comune di Molfetta potrebbe non gestire più i lavori per la costruzione del nuovo porto commerciale.
Lo sta valutando la Regione Puglia, che martedì ha avviato la procedura della revoca della delega per i lavori di prosecuzione e completamento della diga foranea, assegnata dall’ex governatore Raffaele Fitto il 23 dicembre del 2002.
Fu il Comune, dieci anni fa, a chiedere di gestire i finanziamenti necessari per la costruzione dello scalo, erogati grazie a due leggi, la 428 del 2001 e la 174 del 2002. La prima autorizzò a favore della Regione la spesa di 3 milioni all’anno per tre anni (2001-2003); la seconda varò un impegno di spesa ventennale da 2,5 milioni annui.
Si decise, dunque, di affidare al governo cittadino la gestione delle opere, contrariamente a quanto fatto con il primo stralcio del Progetto generale approvato nel 1988 e che portò alla realizzazione e approvazione del primo stralcio da 25 miliardi di lire (circa 96 miliardi l’importo totale).
Adesso la Regione dice basta. Alla base della decisione, spiega l’assessore regionale ai Trasporti,Guglielmo Minervini, «le inadempienze del Comune di Molfetta manifestate in questi anni e la mancata risposta alle obiezioni dell’ente regionale». Obiezioni manifestate dalla Regione dopo le osservazioni di numerosi organi dello Stato, «dall’Autorità di Vigilanza per i Lavori Pubblici, alla Procura, alla Corte dei Conti».
Alcune di queste osservazioni furono fatte proprie, nell’agosto del 2009, dal circolo molfettese di Rifondazione comunista, e portarono alla richiesta formale di revoca della delega.
Adesso Palazzo di Città ha la possibilità di presentare le sue controdeduzioni. Ultima parola a Bari.
“CULPA IN VIGILANDO ” ? La Regione Puglia corre ” in limen… ” ai ripari, prima di un imminente “ciclone giudiziario ” ?
E che pensare dei Settori Amministrativi implicati , senza escludere gli ” YES MAN ” consiliari di maggioranza….e della “tiepida” opposizione ?
Attendiamo cauti, i necessari, pubblici , risvolti .
Intanto, è sempre utile per i cittadini “liberatori” l’invito ad buona lettura del Titolo IX del Codice Civile…..al fine di una, ipotetica, “CLASS CIVIC ACTION” !