Droga nascosta nelle attrazioni, in manette la banda dei giostrai

di FRANCESCA RUSSI – bari.repubblica.it

Giravano regione per regione con la loro carovana di giostre. Ma, nascosta dentro il “Bruco mela” e la “Casa di fantasmi”, c’era la droga. Così un gruppo di 19 giostrai è finito in manette con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e traffico di armi. I trafficanti si rifornivano di hashish e cocaina dalla Campania e dalla Spagna e di armi ed esplosivo da Croazia e Grecia e la consegnavano ai clan locali.

Il capo dell’organizzazione era Amilcare Monti Condesnit. Con lui sono finiti in carcere Ettore Magnifico Monti Condesnit, Massimo Campanaro, Luca Vito Surico, Vincenzo Marsala, Nicola Indellicati, Gerardo Mariotti, Jody Montenero, Luca Di Bari, Vitangelo Luciani, Fabio Luciani, Pasquale Naso, Costantino Galletto, Giuseppe Dentice, Gennaro Delduca. Ai domiciari, Brajan Monti Condesnit, Francesco Eremita, Nicola Marinelli e Cataldo Lentini. Sequestrati, cinque appartamenti tra Gioia e Margherita di Savoia, quindici aziende, una società di costruzioni, 28 terreni, undici auto tra cui Bmw, Mercedes e una Porsche Carrera, due caravan e dodici rimorchi.

La base operativa del gruppo era Gioia del Colle. Tra gli arrestati è finito anche un carabiniere Pasquale Naso in servizio a Canosa che aiutava il gruppo. L’inchiesta della procura di Bari è stata condotta dalla pm Eugenia Pontassuglia e dalla squadra mobile della questura di Bari. Al centro dell’organizzazione c’era la famiglia di giostrai Monti che porta montagne russe e scivoli in giro per le feste di paese.

Gioia del Colle: traffico di droga e armi, arrestati giostrai
“Traffico di armi, droga e clandestini, sgominata banda di giostrai”

di Giuseppe Laricchia“ – www.baritoday.it

Un gruppo di giostrai era al centro di un’organizzazione per lo spaccio di droga e armi scoperto nella maxi operazione “Panakiri” della sezione antidroga della squadra mobile di Bari che ha portato a 21 ordinanze di custodia cautelare tra le province di Bari, Lecce, Roma, Matera, Taranto e Chieti.

L’indagine, partita già dal 2007, ha portato all’individuazione di un’organizzazione capeggiata da A. M.C. L’uomo già a conoscenza delle forze dell’ordine, coordinava un gruppo di persone legate da vincoli di parentela che approfittavano del nomadismo tipico dell’attività di giostrai per evadere i controlli e trafficare in armi, stupefacenti e clandestini. Diciannove i provvedimenti di custodia cautelare già effettuati dalla polizia di cui quattro arresti domiciliari.

I giostrai, per lo più residenti nella zona di Gioia del Colle e nelle province di Taranto e Matera, non avevano un’attività radicata nel territorio, ma affiancavano alla regolare attività di giostrai quella di di intermediari tra gli spacciatori locali e i grossi trafficanti. Approfittando dei propri spostamenti si rifornivano per lo più in Spagna e in Campania di hashish e cocaina che poi ridistribuivano in Puglia direttamente agli spacciatori. Non possono però essere considerati un clan, non facevano rapine e non effettuavano attività di spaccio sul territorio, ma lavoravano come dei “freelance” della droga.

I territori Balcanici erano invece i luoghi da dove prendevano le armi e da cui provenivano i clandestini. I giostrai si recavano per le loro attività alle feste greche “Panakiri”, da cui viene il nome dell’operazione , e in Croazia dove si rifornivano di armi specifiche dalle caratteristiche tecniche avanzate. Le armi sequestrate dalla polizia comprendono infatti, armi da guerra in dotazione all’esercito israeliano e slovacco tra cui pistole mitragliatrici Micro Uzi e Skorpio CZ61 e pistole semiautomatiche, oltre a 7 chili di Tritolo, detonatori elettrici, armi comuni e varie munizioni .

Coinvolto nell’operazione anche un carabiniere di Canosa, ora in carcere, che si era messo a disposizione di Monti Condesnitt per favorire il trasporto e il passaggio dei carrozzoni, anche se non ha mai collaborato attivamente nel trasporto. Sequestrati nell’operazione cinque appartamenti tra Gioia del Colle e Margherita di Savoia, 15 aziende legate al mondo dell’intrattenimento, ma anche dell’edilizia, oltre a terreni, 11 autovetture , 2 caravan e 12 tra rimorchi e motrici.

Le intercettazioni telefoniche, testimoniano inoltre due sbarchi di clandestini nascosti tra le giostre che hanno coinvolto rispettivamente 20 e 30 persone. Rimane ancora sconosciuto invece a chi fossero destinate le armi in possesso dei giostrai.“

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