Non è solo il Lungomare M.Colonna il luogo degli assembramenti, ma è tutta la città, da Ponente a Levante passando da Corso Umberto a Cala Sant’Andrea. A dire il vero ci accorgiamo solo oggi di qualcosa che è sempre stato; oggi lo notiamo di più, e lo segnaliamo, perché l’emergenza pandemica accende la nostra rabbia e indignazione.
Gli assembramenti e l’abbandono di rifiuti ci sono sempre stati, specialmente in questo periodo e per tutta l’estate. Ora, al di là di tutte le segnalazioni e indignazioni, bisogna trovare una soluzione e se con le buone, o cattive, maniere non si risolve il problema, che fare? Trovare la via di mezzo.
Ogni mattina gli operatori ecologici sanno bene dove trovano più rifiuti e avanzi di bivacchi, basterebbe creare una mappa. La mappa deve essere segnalata alla polizia municipale, la municipale comincia a monitorare di sera i luoghi segnalati con servizi mirati, anche oltre l’ora di servizio ordinario. Si comincia a dialogare con i giovani, o meno giovani, che bivaccano, invitandoli le prime volte a portare via i rifiuti e poi, se gli stessi sono recidivi, si passa alle sanzioni. Dobbiamo smetterla di pensare alla “sanzione” come un fatto negativo, perchè la convivenza civile si realizza dandosi delle regole, e se questi giovani non hanno una buona educazione in famiglia, o peggio, hanno cattivi modelli, come ne veniamo fuori?