Se si trattasse solo di uomini politici non ci sarebbe nulla di strano, ma quando due protagonisti della vita politica italiana hanno in comune la parola “mafia” l’evento diventa più interessante.
Marcello Dell’Utri è stato a Molfetta il 14 gennaio 2006 per inaugurare il “Circolo Giovani” molfettese insieme al nostro senatore Azzollini rimanendo a Molfetta per il weekend ed incontrando privatamente il nostro sindaco con alcuni suoi fedelissimi. Già allora Dell’Utri era indagato per concorso esterno in associazione mafiosa ed oggi condannato in via definitiva.
Il governatore Raffaele Lombardi, in questi giorni, è indagato dai giudici di Catania, insieme al fratello Angelo, di concorso esterno in associazione mafiosa e verrà a Molfetta come ospite d’onore in una manifestazione presso il cine-teatro Odeon in cui si presenterà il libro “Terroni” di Pino Aprile.
Fin qui nulla di strano, ma la ciliegina finale sulla serata ce la offre Renzo Amato, responsabile de “La Città–Casa Editrice” e “ZonaFranca” organizzatrici della serata; entrambe le sigle fanno capo alla MIGRO-Ingross Levante s.p.a., coinvolta dal 2005 in una complessa indagine di evasione fiscale.
“Secondo la Procura di Trani e la Guardia di finanzasi tratta di una delle più grandi evasioni fiscali della storia recente pugliese e italiana: 73 milioni di eurosottratti alle casse dello stato nel giro di cinque anni. Secondo la commissione tributaria provinciale di Bari, no: nel procedimento ci sono vizi procedurali e soprattutto la buona fede degli imprenditori, che hanno sì evaso, ma senza esserne consapevoli”; questo si leggeva su Repubblica del 15 marzo 2008.
“Secondo i magistrati che a luglio del 2005 arrivarono anche ad arrestare i vertici della Migro (Renzo e Marco Amato, rispettivamente amministratore unico e responsabile delle vendite della Ingross Levante spa, il colosso del "cash and carry" titolare del marchio con l' accusa di associazione per delinquere finalizzata all' emissione di fatture false, alla frode fiscale e all' evasione di Iva) l' azienda che aveva fondato fittiziamente decine di società fantasma con sede in tutta Europa.
L' organizzazione – sostiene il sostituto procuratore Giuseppe Maralfa– acquistava merci di ogni tipo in Italia. Poi, solo sulla carta, per non pagare l'imposta di valore aggiunto, distribuiva i prodotti alle fittizie aziende comunitarie messe su in Grecia, Spagna, Germania, Austria, Francia, Inghilterra e Portogallo. Ma la merce scontata, anziché finire a negozi e bancarelle della Ue, veniva piazzata in nero a supermercati e botteghe disseminati tra Puglia e Campania. Insomma, un mercato parallelo e clandestino realizzato per non pagare l'Iva”.
Questo avveniva nel 2005, invece oggi una nuova indagine sta cercando di chiarire il perchè la commissione tributaria dava ragione ai presunti evasori.
“Nell'operazione della Guardia di Finanza, chiamata "Gibbanza", sono stati emessi provvedimenti restrittivi dal gip del Tribunale di Bari Sergio Di Paola su richiesta del pm inquirente, Isabella Ginefraper 17 dei 47 indagati. I reati contestati a vario titolo sono di corruzione continuata in atti giudiziari, falsità materiale e ideologica, frode processuale in concorso, riciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, responsabilità amministrativa degli enti.
Le indagini, condotte dalla Gdf e dalla Procura di Bari, hanno consentito di portare alla luce un sistema di corruzione, utilizzato per pilotare sentenze relative a processi tributari che erano scaturiti da verifiche fiscali effettuate dalla Guardia di Finanza. Un sistema che avrebbe garantito un esito favorevole ai contribuenti, causando un danno all'Erario per oltre 100 milioni.
Sotto la lente degli investigatori è finita proprio la sentenza sulla Ingross Levante spa. Gli inquirenti hanno messo agli atti la sentenza e scavato nel presunto giro di tangenti versate dal commercialista Gianluca Guerrieri per ottenere dal giudice Oronzo Quintavalle quella sentenza favorevole” .
Così i coniugi Amato cercavano di aggiustare i loro processi: (Repubblica — 4 novembre 2010 )
“Caffè e non solo, anche nello studio del commercialista Gianluca Guerrieri. Dall'altra parte della scrivania, l' 8 aprile 2009, ci sono i coniugi Amato, interessati al buon esito della vicenda relativa alla loro impresa, Ingross Levante, di Molfetta. Una sentenza che, grazie all' intervento di Quintavalle, è a vantaggio degli imprenditori e che Guerrieri ben conosce, ancor prima che venga depositata.
Gianluca: «Va bene, va tutto bene».
Renzo Amato: «Fai tu, ma comunque, o bene. .. due sono le ipotesi. .. o va bene o va meglio».
Guerrieri: «Direi che va meglio. È andata bene, per telefono non ti potevo dire nulla… Perché non me l' hanno ancora depositata».
Guerrieri non mostra loro il file della sentenza, stranamente in memoria sul pc, e il nome del giudice (Quintavalle).
Renzo Amato.: «Questo è il giudice».
Guerrieri: «Si spiega tutto».
Passano poi ai commenti sulla controparte.
Renzo Amato: «Questa gente qua, sono dei cani… bastardi… così abominevoli che non mollano la presa… anche se te la devono venire a dare.
Guerrieri: Guarda, su questa cosa adesso ci sarà ancora particolare attenzione perché hanno preso una mazzata, in primo grado, pesante”.
Basterebbe solo questa cronaca dei fatti per chiedere al sindaco Azzollini di ritirare il patrocinio del Comune di Molfetta alla rassegna voluta da Renzo Amato e intitolata “ Premio Agorà”.
Vorremmo dare un consiglio anche a Renato De Scisciolo, responsabile dell’Assoc. Antiracket, che in una intervista apparsa nell’ultimo numero de “il Fatto” di Molfetta, continua ad affermare che a Molfetta “non esistela criminalità e che il fenomeno è solo fisiologico, tipico di una città in sviluppo”.
Farebbe bene anche lui a ritirare la firma della sua associazione dall’organizzazione del “Premio Agorà” con una dichiarazione pubblica e di fare una ricerca approfondita sul significato di “criminalità” e “mafia”.
Parlare e' un bene, meglio sarebbero i fatti. Se sapete, perche' non vi ribellate a questi 'uomini di (dis)onore' per l'Italia? Solo i cittadini di coscienza potranno cambiare l'andamento politico e sociale. Datevi da fare, invece di perdere tempo, aspettando la manna dal cielo!