
Sono trascorsi già cinque anni da quella prima bomba di avvertimento nella notte del 1°Marzo 2018, forse sottovalutata dagli inquirenti. Ancora oggi gli autori non sono noti, così come non sono noti gli autori del secondo attentato avvenuto a pochi mesi dal primo. Il primo al portone condominiale, il secondo più devastante ha distrutto la porta blindata del mio appartamento al primo piano dello stabile. Probabilmente gli stessi autori sono ancora in giro di notte a compiere atti criminali a danno di singoli e dell’intera comunità.
Oggi, come allora, esistono ancora sacche di omertà che hanno distratto e deviato le indagini. Nelle notti del primo e secondo attentato non funzionavano le telecamere comunali di videosorveglianza e quindi non è stato possibile ricostruire la via di fuga dei criminali. In questi mesi invece dalle ore 05,00 del mattino la città è completamente al buio. Entrambe le situazioni hanno favorito e favoriscono ancora le azioni criminali.
Matteo d’Ingeo
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