Dopo 29 anni, un concerto di un neomelodico a Molfetta fa discutere. Oggi, come nel 1992, il sindaco lo deve vietare

Il  abbiamo parlato, su questo blog, del Sindaco del Comune di Acquaviva delle Fonti che si schierò contro l’annunciata presenza del cantante neomelodico palermitano Daniele De Martino alla “sagra del calzone di cipolla”, organizzata da un’associazione per il 20 ottobre successivo. Il motivo riguardava i testi del rapper siciliano che canta in napoletano storie d’amore ma anche di mafia e violenza criminale. Il sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci, dopo aver ritirato il patrocinio comunale alla manifestazione, chiese la scaletta del concerto, con l’obiettivo di censurare tutte le canzoni che potevano, anche lontanamente, richiamare comportamenti al limite dell’illegalità, imponendo, in apertura della manifestazione, un video messaggio con il quale l’amministrazione comunale prendeva le distanze dalla scelta di ospitare il cantante. I brani da eliminare, in particolare, erano “Comando io” e “Nu guaglione ‘e quartiere”; guardando i relativi video si può immaginare il perché.

 

Nel novembre del 2019 De Martino scelse (chissà perché) il quartiere San Paolo di Bari come set del video, “Samara”, insieme alla Tokyo Gang, clip ispirata alla “Samara Challenge”. Le immagini mostrano De Martino, mentre impugna una pistola, e un corteo di scooter di grossa cilindrata (gli occupanti non indossano il casco) che percorrono alcune strade del quartiere inseguendo la protagonista del video Samara, che dava il nome all’ultimo brano del cantante neomelodico. A sollevare il caso in rete fu un comitato di cittadini e Questura e Carabinieri avviarono accertamenti.

Intervenne anche il sindaco Antonio Decaro con toni abbastanza duri: “Il video non mi piace. Non mi piacciono le pistole impugnate da ragazzi. Non mi piace che il protagonista sia un rapinatore. Non mi piace il soggetto. Non mi piace che il messaggio sia di approvazione e di esaltazione della violenza criminale“. 

 

Oggi torna alla ribalta questo cantante neomelodico perché, alle porte di Molfetta, in un locale sul mare “Oasi San Giacomo“, è stato organizzato per domani 6 giugno un concerto con il cantante Daniele De Martino.

Non è indicata l’ora della sua esibizione, evidentemente lo comunicheranno a chi telefona chiedendo informazioni e presumiamo che la clientela sarà molto scelta per il tipo di musica prevista e il messaggio dei testi delle canzoni di De Martino.

In questo periodo De Martino sta portando in giro, oltre al suo repertorio già conosciuto, una nuova canzone che sta già sollevando perplessità e critiche anche in ambienti giudiziari. De Martino nel pezzo “Si nu pentito canta: «Sei un pentito, uomo fallito, ti sei dimenticato i compagni… Quando stavi fuori ti atteggiavi, poi quando ti hanno chiuso ti è mancata l’aria, ti sei messo paura delle squadre avversarie così hai avuto questa bella pensata di fare il pentito, ci hai tradito, ora sei stipendiato senza fare reato, accendete le sirene a noi ci aspetta la galera». E poi ancora: «Ci hai tradito, ora sei stipendiato». Il finale della canzone è ancora più inquietante, perché contiene una vera e propria minaccia: «Non scordarti pure tra 100 anni ti posso trovare». E poi una dedica ai mafiosi: «Con amore e dignità voi restate là perché il carcere ve lo sapete fa’».

Un’analisi approfondita del testo della canzone, e della possibile dedica della stessa, ne parla sulle pagine de “la Repubblica-Palermo”, Salvo Palazzolo in un articolo del 20 maggio scorso dal titolo: “Il neomelodico De Martino su Facebook con i boss Spadaro. E canta contro un pentito“.

Dopo questa lunga e articolata premessa pensiamo sia doveroso un intervento del sindaco Tommaso Minervini per evitare che avvenga l’esibizione del cantante, se pur in presenza di una organizzazione privata ma pubblicizzata e di una certa rilevanza sociale.

Questa è la città in cui 29anni fa il sindaco Gianni Carnicella è stato barbaramente ucciso per aver negato, al suo organizzatore, il concerto del neomelodico Nino D’Angelo. Allora, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Molfetta M.llo Vito Lovino inviò una relazione alla Questura di Bari in cui esprimeva parere nettamente contrario all’esibizione del cantante per motivi di ordine pubblico, prevedendosi l’afflusso di malavitosi anche da paesi limitrofi e tale contesto poteva costituire occasione di pericolosi contatti tra le diverse organizzazioni criminali. 

Certamente è da escludere qualsiasi paragone tra il concerto del 1992 e quello che si terrà domani, così come riteniamo che la clientela che generalmente frequenta l’Oasi San Giacomo sia di tutt’altra natura e che sia gente per bene. Ci piacerebbe conoscere, invece, a chi è rivolto il concerto di Daniele De Martino, a chi deve arrivare il “messaggio diseducativo” dei suoi testi e dei suoi video.

L’ultimo elemento che ci lascia perplessi è l’aver appreso dalla rete che il conduttore, o gestore, di una struttura chiamata “Oasi San Giacomo – Centro Turistico Sportivo San Giacomo” è Petruzzella Saverio. Non siamo certi se questa struttura è la stessa che ospiterà il concerto di De Martino, ma siamo certi dell’identità del suo gestore. 

Saverio Petruzzella è stato un esponente politico della Democrazia Cristiana, (subentrato come consigliere comunale al defunto Sindaco Carnicella in quanto primo dei non eletti nella lista della D.C.). 
Nel dibattimento del processo, per l’omicidio di Gianni Carnicella, il suo assassino Cristoforo Brattoli confermò l’esistenza di una società di fatto, costituita da dieci persone, che doveva organizzare il concerto di Nino D’Angelo. Di questa società, oltre Brattoli, facevano parte due suoi fratelli e Nino Spezzacatena, De Robertis Paolo, Fiore Alfredo, Racanati Tommaso, Magarelli Damiano, Fiore Cosimo e Petruzzella Saverio.
  

Se stiamo parlando della stessa persona, speriamo che il nostro imbarazzo diventi anche vostro, perché dopo 29anni siamo al punto di partenza. Questa volta però non sappiamo se dietro l’organizzazione del concerto ci sia una “nuova società“. Chiediamo al Sindaco e alle Forze dell’Ordine di evitare che si svolga il concerto di Daniele de Martino.

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