Alle ore 14.10 dalle vetrine del bar “Chat Noir”, situato al Corso Umberto angolo Via Mario Pagano, fuoriusciva il primo fumo e poi le fiamme. Un uomo scappato fuori dal rogo chiedeva aiuto e gridava “Bastardo!”. I passanti allertavano subito i Vigili del Fuoco e poi i Carabinieri. Le fiamme hanno distrutto tutto in pochissimi minuti. Dopo qualche ora è stato arrestato l’uomo responsabile del grave atto criminale. Il suo nome è Cosimo Damiano Spagnoletti, 31enne molfettese già noto alle forze dell’ordine e conosciuto come pusher, che dopo aver consumato un caffè ha dato fuoco al liquido infiammabile che aveva precedentemente sparso per il locale. I motivi del gesto non sono ancora molto chiari. I Carabinieri hanno messo sotto sequestro l’esercizio commerciale.
La sicurezza a Molfetta è in crescente decadenza.
Atti violenti, intimidatori , vandalici si ripetono con facile puntualità .
Distrutti sacrifici economici in un momento di cronica difficoltà .
Difficcili le soluzioni forse neanche immaginate da coloro che governano la città.
Corso Umberto scenario degli ultimi eventi nel tratto dopo la chiesa del Sacro Cuore è terra di nessuno. E’ qui che soggiorna la crema della delinquenza attratta dal gioco d’azzardo, sostenuta da abitudini alcoliche , padroni della strada lasciano macchine in doppia fila (scomparsa la famosa macchina dei vigili che avreebbe tramite una telecamera multarli).
Il silenzio politico è totale , sospetto di connivenza.
Il prossimo sindaco dovrà impegnarsi molto per riportare la tranquillità che Molfetta richiede.