Dicono di noi

    

Dicono di noi

Dopo tre mesi di riunioni, dibattiti, disamine sulla situazione politica molfettese e sulle risposte da dare a quanto si è venuto a creare dopo l'esperienza comunale delle "primarie", è arrivato il momento di divulgare il nostro primo "comunicato" per invitare la cittadinanza ad una nuova assemblea pubblica.

Si sono scelti canali diversi (manifesti/comunicati stampa/locandine) in modo tale da arrivare a quante più persone possibile, pur consapevoli del fatto che, dati i tempi ristretti, i mezzi più efficaci possano risultare i contatti personali ed il passaparola. Partita l'iniziativa non abbiamo potuto fare a meno di registrare una certa disparità di trattamento da parte degli organi di stampa locali. In particolare i tre principali giornali on-line (L'altra Molfetta, Quindici giorni, Tazebao) che si occupano molto da vicino dell'ambito molfettese, hanno avuto come comune denominatore il sospetto che dietro la nostra iniziativa vi sia un subdolo tentativo di proporre alla città Matteo d'Ingeo quale candidato sindaco alternativo. Un sospetto legittimo se vogliamo, se si fa riferimento alle dichiarazioni "a caldo" rilasciate dallo stesso Matteo dopo aver acquisito la vittoria di Lillino di Gioia nella "consultazione primaria" del centro-sinistra. In quella circostanza fu provocatoriamente offerta alla coalizione la disponibilità per una conseguente candidatura alternativa, rispetto ad una figura così poco familiare alle varie sensibilità proprie di quest'area politica. Tali esternazioni hanno innescato questo cammino in cui ci sentiamo coinvolti, ma che tutt'oggi non si arroga il diritto di veicolare ai cittadini qualcosa di precostituito o preconfezionato (semmai prerogativa di altri).

Lella Salvemini su "Quindici giorni" ricalca fedelmente la linea editoriale assunta dal suo direttore (Felice de Sanctis), tutta tesa a sostenere il progetto dell'Unione nel difficoltoso percorso di riconoscimento ufficiale del suo "leader". E' evidente l'intento "sottile" di sminuire o avversare qualsiasi iniziativa che possa minacciare questo difficile tentativo di ri-assemblamento con le varie forze del centro-sinistra. Lo si evince chiaramente da come la prof.ssa Salvemini descrive i componenti che si riconoscono nel nostro percorso: "cani sciolti", "qualche iscritto a partiti […]". Nell'articolo si sottolinea anche l'eterogeneità delle appartenenze, come se ciò non fosse una prerogativa anche all'interno degli stessi schieramenti ufficiali.  Si pone l'accento sulla partecipazione di alcuni elementi del nostro gruppo all'iniziativa "l'Unione chiama la città", per dare l'idea che costoro sono co-responsabili del processo che ha portato l'ing. di Gioia alla vittoria. Viene scentemente sottaciuto come tale collaborazione si è interrotta, proprio nel momento in cui le segreterie dei partiti stavano vagliando la possibilità di aprire le porte anche al neo-eletto candidato sindaco. Come ciliegina sulla torta si lancia il messaggio subliminale che suggerisce al lettore come dietro lo slogan "allargare il bacino della partecipazione", bollato come "generico", si nasconda in realtà l'intento di presentare al pubblico un nuovo candidato sindaco.
 
Anche su Tazebao, nelle sue "notizie in pillole", si scommette su una prossima candidatura ufficiale alla carica di sindaco da parte di Matteo d'Ingeo. Fa parte del loro consueto stile portarsi avanti nelle ipotesi di scenari futuri, nel tentativo di bruciare sempre sul tempo gli altri giornali concorrenti.
 
L'altra Molfetta si limita a registrare un certo malcontento nell'elettorato molfettese di centro-sinistra, cotrario alla candidatura a sindaco di "di Gioia". Per il resto riporta piuttosto fedelmente il comunicato.
 
Nessuna nota di rilievo nei confronti di Antonio Campo e Genni Gadaleta Caldarola, menzionati alla pari di Matteo d'Ingeo tra coloro che interverranno all'incontro di domenica (lo ricordiamo, previsto per il giorno 26/02/2006 presso la sala convegni della Fabbrica di S.Domenico ore 17:30).

Una risposta a “Dicono di noi”

  1. Lettera al direttore della mongolfiera di molfetta

    ho letto l’appello di persone che dicono che i cani che a Molfetta lei vuole portare in canile e che stanno nei pressi del supermercato sono tutti sterilizzati , buoni, dontrollati e sfamati dai volontari e non danno fastidio a nessuno. Lei ha mai visto un canile? Se l’ha visto con che cuore vuole condannarli ad un carcere a vita in cui saranno maltrattati ? La prego di ripensarci e di ricordarsi che anche questi sono esseri viventi e hanno diritto anche loro percio’ al rispetto e a una vita degna di questo nome. Il fatto di essere randagi gia’ li penalizza , ma il canile li ucciderebbe.Grazie

    Claudia Spagnuolo

    Cittadinanzattiva Sez. animali Castelli Romani

    Appello “le povere bestie sono assolutamente innocue, nonchè tutte sterilizzate

    maschi

    >e femmine e sotto continuo controllo dei volontari della lndc, che li

    nutrono e

    >curano, i cani sono sempre vissuti in quella zona che fino ad un anno fa

    era

    >solo campagna, oggi è sorto il mostro in cemento ipercoop, centro commerciale la mongolfiera di Molfetta.

    :

    i cani sono

    >rimasti dove è sempre stata la loro casa e non vi è verso di spostarli

    perchè

    >tornano nel luogo che conoscono.”

I commenti sono chiusi.

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi