De Stena difende la sua ANPANA

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Ringraziamo l’ Ispettore Capo Antonio De Stena, ma le sue dichiarazioni confermano i nostri dubbi che andranno ulteriormente approfonditi nei prossimi giorni.

di La Redazione (www.ilfatto.net/…) – 4 Febbraio 2010

“Non siamo assolutamente una associazione fantasma”, esordisce così il responsabile della sezione ANPANA di Molfetta, Antonio de Stena, commentando la nota diffusa alcuni giorni fa da Matteo d’Ingeo, coordinatore del Liberatorio Politico.
Una nota in cui si faceva riferimento ad una delibera, adottata dalla giunta comunale, con sui si affidano all’ANPANA alcuni servizi di vigilanza a fronte di un rimborso annuale di circa 11mila euro.

Vorrei innanzitutto far notare – ha proseguito de Stena – che di questa delibera noi non siamo ancora stati informati, ne siamo venuti a conoscenza solo dopo aver letto la nota di d’Ingeo: ma mettiamo subito in chiaro una cosa, non accetteremo gli incarichi affidatici poichè per delle cose previste non sono di nostra competenza quindi di conseguenza ci vedremo costretti a rifiutare quanto proposto dal comune.

De Stena, che parla alla presenza di numerosi volontari, sottolinea poi il ruolo “assolutamente volontario di ciascuno di noi: paghiamo le quote associative e ci autotassiamo per poter mandare avanti l’associazione”.

“Dal 2005, anno in cui ho assunto la responsabilità della struttura di Molfettaprosegue de Stenaabbiamo ricevuto dal comune 1800 euro quali rimborsi per attività di vigilanza affidateci. Delle cifre di cui parla d’Ingeo non so nulla: bisognerebbe chiedere a chi, all’epoca, gestiva l’associazione e che oggi non ha più nulla a che fare con noi.

“Nel 2009 l’ANPANA di Molfetta ha potuto contare sul lavoro volontario di 38 soci che hanno inoltrato venti segnalazioni alle forze dell’ordine, prestando oltre 200 ore di servizio e percorrendo con il mezzo in dotazione 2190 chilometri nel territorio di Molfetta”
.

“Un mezzo -precisa de Stena- acquistato con un mio contributo personale, così come di mia proprietà è il locale dove ha sede l’associazione, in via d’Azeglio e le attrezzature che abbiamo a disposizione”. E de Stena, ricevute alla mano, fa notare che anche benzina ed assicurazione del mezzo vengono pagate con contributi dei soci. “Nel 2009 abbiamo avuto entrate per 1.957 euro e circa 1.800 euro di spese: quindi abbiamo chiuso con un utile di poco più di 150 euro: il nostro bilancio è trasparente e a disposizione di tutti”.

“Non abbiamo nulla da nascondere. Certo, se l’amministrazione volesse affidarci servizi di vigilanza ambientale non ci tireremmo indietro e se mai vi fossero contributi, servirebbero solo per coprire spese documentate e necessarie a compiere la nostra attività a vantaggio della collettività” .

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