In seguito alle numerose segnalazioni di tanti cittadini residenti nella zona retrostante il sottopasso ferroviario e la loro collaborazione gli attivisti del M5Stelle avvalendosi dell’art. 61 dello Statuto Comunale hanno promosso una petizione popolare per chiedere alla Pubblica Amministrazione di trovare una soluzione sostenibile per fronteggiare lo stato di abbandono, degrado e crescente microcriminalità di un quartiere molto grande, ma ridotto alla stregua di dormitorio e in particolar modo del sottopasso e del tratto pedonale che collega lo stesso alla stazione ferroviaria.
Dopo le ore pomeridiane tutta la zona diventa a rischio causa l’insufficiente illuminazione e lo scarso controllo per i passanti che hanno necessità di spostarsi nella zona alle spalle della stazione dato che lì risiedono; molti casi d’aggressioni ci sono stati segnalati, fomentati da gruppi più o meno piccoli di minorenni che agiscono nella totale impunità.
Con la petizione protocollata il 19 luglio 2012 si chiedeva:
1) Il potenziamento dell’illuminazione esistente
2) Un sistema di videosorveglianza
che assicuri un maggior controllo e serva a disincentivare potenziali atti criminosi.
Dopo 60 giorni è giunta solo la risposta interlocutoria del Presidente del Consiglio Comunale ma non dei diretti interessati.
Pertanto gli attivisti del Movimento 5 Stelle Amici di Beppe Grillo – Molfetta hanno diffuso la seguente nota che è stata censurata da quasi tutte le testate d’informazione locale. Il Liberatorio Politico come sempre accoglie questa battaglia e denuncia di “Cittadinanza Attiva” come da oltre 7 anni continua, quotidianamente, a fare.
Comunicato stampa
Il sottopasso non passa
Gli attivisti del Meetup “Movimento 5 Stelle Amici di Beppe Grillo – Molfetta” a più di un mese dalla parziale risposta del Comune di Molfetta, giunta il 20 Settembre 2012, alla petizione popolare “Sicurezza pubblica nel sottopasso ferroviario e zone limitrofe con potenziamento dell’illuminazione e l’adozione di un efficace sistema di videosorveglianza”, protocollata il 19 Luglio 2012 e corredata di oltre 300 firme di cittadini residenti e non nel quartiere interessato, chiedono le motivazioni della mancanza di risposte da parte dei dirigenti Tangari e Balducci, in quanto “competenti a fornire le opportune informazioni sullo stato dell’arte del procedimento in questione” (cit. dalla risposta del 20 settembre 2012, che si allega).
Ancora una volta, i silenzi dell’amministrazione comunale dimostrano la non volontà di confrontarsi con i cittadini e l’incapacità di proporre iniziative progettuali, ovvero, idee e soluzioni partecipate, al posto di semplici risposte “istituzionali” che nulla hanno di concreto. Ci auguriamo che il Sindaco Azzollini, prima di lasciare il comune di Molfetta, prenda esempio da situazioni virtuose di altri comuni (anche limitrofi, vedi Bari ed il sottopasso ferroviario “Marconi”), dove l’istanza civica ha portato a progetti condivisi tra comunità, amministrazione comunale e Ferrovie dello Stato.
Confidiamo che questa petizione ed il suo contenuto abbia riscontri positivi quanto prima, riportando all’attenzione dell’opinione pubblica, insieme al problema della sicurezza, quello della viabilità e della mancanza, in una città estesa quale è Molfetta, di attenzione verso categorie “deboli” (anziani, disabili ed infanti) come la recente protesta per il passaggio pedonale di via Paniscotti ha evidenziato.
Gli attivisti del Movimento 5 Stelle Amici di Beppe Grillo – Molfetta
Caro M5S, vieni a filmare ora la stradina dietro la Stazione: l’erba che non c’era adesso è diventata palude, alta quanto una persona di media statura, ricca di feci canine e di rifiuti di ogni tipo, senza illuminazione e sicurezza alcuna; ti dò una news: la stradina fino al mese di Luglio 2012 era sotto la tutela della ditta Lovino Giuseppe Costruzioni di Ruvo che a seguito della costruzione del mostruoso albergo/museo aveva come vincolo/accordo scritto e registrato col Comune l’obbligo della manutenzione della stessa in quanto inclusa/adiacente al cantiere; bene cosa si è inventato il furbo costruttore Lovino? Cedere qualsiasi diritto, responsabilità, competenza della scomoda stradina al Comune che vigliaccamente ha accettato; Il risultato? tanta merda, più di quanta ce ne fosse prima! Del resto dal Comune cosa ci aspettavamo!?! Non abbiamo fatto certo un salto di qualità ed è vergognoso che interessi privati soffochino i nostri diritti di comuni cittadini sopraffatti e senza diritti!
Se il comune ha deciso la conquista non è del M5S e della sua lodevole è molto gradita raccolta di firme. Il Comune, nella persona di N. Camporeale, era già da anni in trattativa ufficiosa, per non dire personale, con il “magnus et efficentissimus” costruttore Lovino per la creazione di un piano di viabilità della zona di edificazione del museo/albergo di “lusso”; l’imperatore Lovino infatti ha dovuto interrompere più volte i lavori, non ultimo in questi mesi, per le precarie, inesistenti, difficilissime condizioni delle strade di collegamento (mancanti).