Crac “Don Uva”, chiesto processo per 18 persone. Tra gli imputati c’è il senatore Antonio Azzollini
fonte: di Giovanni Di Benedetto – http://www.norbaonline.it
Si terrà il prossimo 31 gennaio 2017 in Tribunale a Trani l’udienza preliminare per decidere della richiesta di rinvio a giudizio, formulata dai pm Francesco Giannella e Silvia Curiore, nei confronti di 18 persone coinvolte nell’inchiesta sul cosiddetto “salvadanaio privato”, o anche il “pozzo senza fondo” che era la Casa divina provvidenza di Bisceglie, con sedi anche a Foggia e Potenza, ora in amministrazione straordinaria. La descrissero così gli investigatori nelle carte di una inchiesta che a giugno del 2015 portò all’arresto di dieci persone ritenute a vario titolo responsabili del crac da 500milioni di euro, figlio di un vero e proprio “assalto del malaffare” secondo i magistrati all’indomani della richiesta di fallimento dell’ente.
Tra gli imputati ci sono il senatore Antonio Azzolini, per il quale fu richiesto l’arresto rigettato da Palazzo Madama e annullato tra l’altro dal Tribunale del riesame di Bari e per il quale è caduta l’accusa di associazione a delinquere, l’ex direttore generale Dario Rizzi, la sua addetta stampa Adrijana Vasilievic e la ex madre superiore della congregazione delle ancelle della Divina Provvidenza suor Marcella Cesa. Magistrati e finanzieri parlarono di appropriazioni, sperperi, assunzioni clientelari, stipendi faraonici, epurazioni di lavoratori non graditi. Per altre dieci persone, che risultano indagate, i pm hanno chiesto l’archiviazione.