
L’opposizione chiede le dimissioni del governatore Michele Emiliano, il Pd scricchiola con il presidente della commissione Bilancio, Fabiano Amati, che apre l’offensiva parlando di gruppi di potere che agirebbero per interessi personali – fonte: Lucia Portolano – bari.repubblica.it
L’opposizione di centrodestra della Regione chiede le dimissioni di Michele Emiliano, Forza Italia annuncia un’interrogazione al ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere il commissariamento della Sanità in Puglia. Dall’altra parte, la maggioranza di centrosinistra resta in silenzio. E’ il giorno della prima spaccatura nel Partito democratico che sembra in attesa che il tempo passi, con tutti i nuvoloni prodotti dall’inchiesta giudiziaria che ha portato all‘arresto per corruzione dell’ex assessore al Welfare Salvatore Ruggeri, insieme al sub commissario del consorzio di bonifica Antonio Renna, l’ex consigliere regionale ed esponente di Puglia popolare Mario Romano e il direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo.

Le reazioni
Dall’inchiesta è emerso un sistema affaristico che avrebbe gestito posti di lavoro, concorsi pilotati, nomine e favori in determinati settori dell’amministrazione pubblica e nella sanità. Le accuse nei confronti di Ruggeri si riferiscono al periodo in cui l’ex parlamentare ricopriva l’incarico di assessore al Welfare, scelto da Michele Emiliano. Lo stesso Ruggeri che è stato uno dei promotori della lista Popolari per Emiliano. Scoppia la polemica politica. L’opposizione di centrodestra ne fa una questione etica e parla di un circolo di potere che si sta sgretolando. La maggioranza invece borbotta all’interno, ma non ha reazione pubbliche.

La maggioranza
L’unico del Pd a rompere il silenzio è il consigliere Fabiano Amati che chiede un rimpasto della giunta come segnale di discontinuità dal quadro emerso dalla carte dell’inchiesta. “Quello che ne viene fuori – dice Amati – è un modo di fare che non è consono alla pubblica amministrazione. È arrivato il momento di fare pulizia per eliminare quei gruppetti di persone che influenzano per finalità improprie l’azione del governo. Questi gruppi non hanno molto di politico, ma cercano di ottenere benefici personali”. Amati si riferisce a persone collaterali che circolerebbero intorno al potere regionale, come consulenti, segretari e vice di liste civiche. Amati condanna il silenzio del suo partito e della sua maggioranza davanti a quelli che lui definisce ” i suggerimenti extrapenali” offerti da questa inchiesta. Oltre al rimpasto in giunta, sollecita una sostituzione degli alti dirigenti, di staff, consiglieri a vario titolo e rappresentanti della Regione in società, aziende, enti e agenzie. “E questo – conclude il consigliere dem – sarebbe un gesto di fiducia e di speranza per salvare il salvabile, prima che sia troppo tardi”.
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Ma nessuno dei democratici va in soccorso alle richieste del collega. Nessuno neanche lo smentisce. Il segretario regionale del Pd Marco Lacarra ha liquidato il tutto affermando che chi sbaglia deve pagare, e che in questo caso si è trattato comunque di un caso isolato. Tiepidamente in soccorso di Amati arriva il consigliere di maggioranza del gruppo misto Antonio Tutolo: ” Sono disgustato da quello che è emerso – afferma – mi sembra uno stillicidio quotidiano. Cercheremo di fare un ragionamento nell’ambito della maggioranza”. Ma oltre Tutolo non va. Non dicono una parola le civiche del governatore. Ed anche in casa dei Popolari, il capogruppo Massimiliano Stellato prende le distanze dal progetto politico Popolari per la Puglia, ma resta ancorato con i Popolari per Emiliano.

L’opposizione
Batte invece forte il centrodestra. Forza Italia non da tregua al governatore. Da tre giorni scatena ogni accusa. Parla di “sistema Emiliano”. “È vero che l’organizzazione sanitaria è di competenza regionale – spiegano il commissario regionale Mauro D’Attis e il vice commissario Dario Damiani – ma è altrettanto vero che si utilizzano fondi pubblici nazionali: perciò, a fronte della gravità di quanto sta emergendo dalle inchieste, chiediamo al ministro Speranza se non sia il caso di commissariare la sanità in Puglia. Nei prossimi giorni presenteremo un’interrogazione”. Contestualmente chiedono le dimissioni di Emiliano.

” In un contesto serio – aggiungono – il presidente di giunta regionale avrebbe già rassegnato le sue dimissioni perché al di là delle vicende giudiziarie, c’è sempre la responsabilità politica di chi ha nominato e individuato gli uomini della sua squadra di governo in Regione e negli enti collegati”. La Lega ne approfitta per chiamare in raccolta tutto il centrodestra per offrire un’alternativa alla Puglia. ” Di fronte a tante scelte sbagliate, a nomine che si sono rivelate quanto meno discutibili e inadeguate, al di là degli aspetti penali – afferma il gruppo della Lega al consiglio regionale far finta di non vedere significa distruggere l’immagine della Puglia”. Per Fratelli d’Italia esiste ” un sistema clientelare per la ricerca del consenso elettorale al quale Emiliano non è moralmente estraneo perché è il primo a beneficiarne. Il livello di imbarbarimento che abbiamo raggiunto in questi anni è davvero uno schiaffo alla Puglia sana ed onesta”.