Troppe fake news in merito alla diffusione del coronavirus e scatta l’inchiesta per procurato allarme della Procura di Bari. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, su input del procuratore Giuseppe Volpe, che ha chiesto a tutti i suoi vice di fare una ricognizione delle eventuali denunce presentate da cittadini in relazione a notizie allarmanti, pubblicate sui social network e sui siti d’informazione o circolate nelle chat.
Il fascicolo è al momento a carico di ignoti e riguarda due denunce presentate da altrettanti cittadini in Questura, intorno alla fine di febbraio. In una si fa riferimento a un presunto caso di coronavirus nell’azienda Bosch, nell’altra al contagio nella cittadina di Polignano a mare, che sarebbe stato fatto da una diciassettenne di ritorno dal nord Italia. Entrambe le notizie sono risultate prive di fondamento e, per questo motivo, la procura sta cercando di risalire a coloro che le hanno messe in circolazione, procurando un inutile allarmismo.
Si tratta della seconda inchiesta aperta in Puglia sul coronavirus, dopo quella della Procura di Foggia, che riguarda invece il contagio di alcune persone di San Marco in Lamis avvenuto in concomitanza con la morte di un 75enne. In questo secondo caso si indaga invece per diffusione colposa di epidemia, il fascicolo allo stato è a carico di ignoti.